Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
La rappresentazione dell'omosessualità è solo un espediente per accentuare il fatto che il classismo, l'avidità, e lo sfruttamento del prossimo sono fenomeni strutturali della società consumistica, trascendenti la morale ufficiale. Incredibile l'attualità della trama, almeno in rapporto alla realtà italiana dove la protesta è mossa dal ricco nord-est che lamenta di non esserlo abbastanza - se si staccasse dalla parte povera dell'Italia potrebbe tornare ai livelli di benessere del passato (il sonno della ragione che genera mostruosità). Nel frattempo i cittadini tedeschi sono progrediti più di noi da molti punti i vista. Il film avverte che l'arte del cinsmo si impara sin da piccoli con un finale da antologia di un pessimismo totalizzante. Neanche l'amicizia si salva.
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