Willie è di origine magiara, ma vive da sempre nella Grande Mela e ci tiene a essere considerato newyorkese al 100%. Un giorno bussa alla sua porta Eva Molnár, una sconosciuta cugina partita dall'Ungheria con l'intenzione di raggiungere zia Lotte a Cleveland. Eva chiede ospitalità per dieci giorni al parente, che accetta con riluttanza ma le presenta comunque il suo amico Eddie. I percorsi dei tre si intrecceranno nel più imprevedibile dei modi...
Note
Secondo lungometraggio di Jarmusch, Caméra d'or a Cannes 1984. Humour sardonico, ritmo catatonico, bianco e nero lattiginoso, alcuni secondi di schermo nero fra una sequenza e l'altra: il lato assurdo dell'"american way of life".
un manifesto degli anni ' 80 . essenziale e commovente, lirico e straniante. il vero ritratto di una generazione dimenticata…che ha fatto di tutto per esserlo. grande Jarmush.
una pellicola che di sicuro resta impressa soprattutto perchè sembra di sfogliare ul libro..tanti piccoli capitoli.. trovate divertenti e finale davvero notevole.
Jim Jarmush, nativo dell'Ohio, letterato, cantante e molte altre cose ancora, con questo suo "Stranger Than Paradise" girato nell'ormai lontano 1984 con un budget quasi vicino allo zero e grazie all'aiuto anche economico di Wenders e della ZDF tedesca, prosegue il suo viaggio (la "vacanza permanente" di una generazione senza mete) iniziato proprio nel 1979 con "Permanent Vacation" (ritratto… leggi tutto
Mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro, ma questo film non mi ha dato nulla.
Mi sono messo a vederlo con la migliore disposizione d'animo, incitato da qualcuno che amo e rispetto, aperto ad ogni impressione, emozione, riflessione.
Non mi è arrivato nulla: assolutamente nulla.
Nessuna emozione, nessun sentimento, nessuna impressione, nessun interrogativo, nessuna riflessione,… leggi tutto
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Guardando questo film ho avuto la sensazione di vedere un Eraserhead senza nessun elemento fantastico. C'è il bianco e nero, c'è la sensazione di claustrofobia, e si sente il freddo, anche nelle scene ambientate in Florida. Non c'è meta per i protagonisti. C'è desolazione in ogni inquadratura, e non c'è scampo. Film che vive quindi prima di stile, di idee di…
Mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro, ma questo film non mi ha dato nulla.
Mi sono messo a vederlo con la migliore disposizione d'animo, incitato da qualcuno che amo e rispetto, aperto ad ogni impressione, emozione, riflessione.
Non mi è arrivato nulla: assolutamente nulla.
Nessuna emozione, nessun sentimento, nessuna impressione, nessun interrogativo, nessuna riflessione,…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Non c'è bisogno di molta introduzione,anche se di cose da raccontarvi e da raccontarci ce ne sarebbero parecchie... In 3/4 mesi può succedere di tutto come non può succedere niente,per fortuna sono qui di nuovo,ad…
Jim Jarmush, nativo dell'Ohio, letterato, cantante e molte altre cose ancora, con questo suo "Stranger Than Paradise" girato nell'ormai lontano 1984 con un budget quasi vicino allo zero e grazie all'aiuto anche economico di Wenders e della ZDF tedesca, prosegue il suo viaggio (la "vacanza permanente" di una generazione senza mete) iniziato proprio nel 1979 con "Permanent Vacation" (ritratto…
Opera minimalista e disincantata, costiutuita da una serie di piani sequenza fissi intervallati dal nero. Un bianco e nero con un bianco spesso sparato che omologa il tutto, sia che ci si trovi in mezzo alla neve, sia che ci trovi in riva al mare.... E' un on the road di interni dove tutto il contesto sembra uguale e piatto, il chè non è di certo banale o superficiale. A me però ha lasciato…
se c'è un cinema che ha capito e seguito Antonioni, quello è JIm Jarmusch. Se c'è un cinema che ha raccontato l'america senza metafore e falsità, quello è Jim Jarmusch. Se c'è un cinemas che ha capito che l'america non esiste, perchè è qualsiasi posto dell terra, quello è Jim Jarmusch. Se c'è un cinema che è musica ed essenza musicale, QUELLO è jIM jARMUSCH.se c'è un cinema…
l'america rivoltata di Jim Jarmusch..il mito che non esiste, il paradiso che è una giornata senza mai sole, un luogo mai ruaggiunto, un'integrazione mai avvenuta.un cinema creolo, il cinema di Jim Jarmusch.
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Commenti (3) vedi tutti
un manifesto degli anni ' 80 . essenziale e commovente, lirico e straniante. il vero ritratto di una generazione dimenticata…che ha fatto di tutto per esserlo. grande Jarmush.
commento di surfcastingDa un lago ghiacciato a un mare cinereo per giorni e giorni senza vedere un solo fottuto posto che non somigli a casa mia.
commento di micheluna pellicola che di sicuro resta impressa soprattutto perchè sembra di sfogliare ul libro..tanti piccoli capitoli.. trovate divertenti e finale davvero notevole.
commento di columbiatristar