Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Ottimo secondo capitolo della trilogia firmata da Sam Raimi. Disfattosi dell'onere delle origini, qui si è concesso un'esaltazione del dramma, grazie all'introduzione di Otto Octavius, ma non solo. Anche gli altri personaggi, forti della caratterizzazione già ricevuta, vengono meglio esplorati e resi più accattivanti nelle loro reciproche relazioni. Avremo allora un supereroe alle prese con super-problemi, portatore di un messaggio meno banale di quanto ci si potrebbe aspettare da un film di questo genere. Sempre eccellenti gli effetti speciali, come è consuetudine per il tipo di prodotto.
Ne esiste pure un'edizione estesa, denominata Spider-Man 2.1, che comprende circa 8 minuti di scene aggiuntive. Possono magari sembrare pochi, ma nelle sequenze d'azione qualche secondo può comunque risultare fondamentale e risolvere, ad esempio, anche soltanto un qualunque errore di continuità. Tuttavia le novità non si riducono certo ad una mera "iniezione" di lotte e scontri. Vi sono previsti, infatti, alcuni momenti davvero buffi, ma soprattutto altri in grado di incrementare l'approfondimento e la riflessione: su tutti, citerei il bel dialogo espanso fra Harry e Peter alla festa di compleanno di quest'ultimo, oppure quel paio di ulteriori circostanze concesse a Mary Jane per esternare le proprie decisioni e sentimenti.
Dunque vi è chi ritiene la versione estesa ancor più meritevole e qualitativamente superiore a quella cinematografica, ma a mio avviso già quest'ultima soddisferà appieno le aspettative, offrendo uno spettacolo migliore sia del precedente Spider-Man sia del successivo Spider-Man 3.
Persegue il dramma interiore al protagonista, combattuto fra i desideri di Peter Parker e la missione di Spider-Man, che implicano diversi impegni non sempre fra loro conciliabili.
Non tutte le tracce composte da Danny Elfman furono usate nel film. Alcune, infatti, sono frutto di una rielaborazione successiva ad opera di John Debney e Christopher Young.
Pienamente soddisfatto sono. Ergo nulla.
Bissa i pregi del suo primo tentativo e firma il suo più riuscito nel genere.
Calzante Peter Parker/Spider-Man.
Graziosa Mary Jane Watson.
Distinto Harry Osborn.
Shakespeariano Dottor Otto Octavius/Dottor Octopus.
Amabile zia May Parker.
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