Marianne e Johan non hanno mai smesso di amarsi e odiarsi, perdersi e ritrovarsi. Ora però il loro rapporto è reso più complesso dalla presenza di Henrik, il figlio di Johan, e di Karin, la figlia di Henrik: tre generazioni a confronto.
Note
Bergman (classe 1918) torna sui suoi temi preferiti, girando in digitale per la Tv svedese.
parte in sordina, quasi fosse una sorta di epilogo senile di Scene da un matrimonio. poi prende presto la sua strada, con decisione, per arrivare a un'ultima parte degna del Bergman più lucido e potente. attori in stato di grazia totale.
E' un Bergman per nulla riconciliato, anzi inacidito dalla vecchiaia, quello che si congeda dal cinema (e dalla vita). E' con un nichilismo ancora più asciutto del solito con cui il Maestro di Upssala delinea le coordinate del suo universo dominato dai più bestiali sentimenti di egoismo, angoscia, vergogna, nonchè da un frustrato bisogno di comunicare col prossimo per scongiurare lo spettro… leggi tutto
Saraband è l'ultimo, terminale, atto di cinema bergmaniano. Nello stesso anno di Uzak e Dogville, il maestro svedese pone la sua firma anche sugli anni 2000, dopo lo stupefacente Bildmakarna (2000) su Sjostrom. Ebbene, ora si può il confronto impossibile, ci si può anche sbizzarrire e porre un termine di paragone (fino a che punto impossibile?) tra un Dancer in the dark e un… leggi tutto
Riallacciandomi alla mia recente recensione di Terminator 2 – Il giorno del giudizio, questo nuovo sondaggio, che va ad aggiungersi alla lunga lista degli esistenti (dai tag che trovate sulla pagina, potete…
Da tempo Pupi Avati, in varie conferenze, racconta la sua esperienza di vita, focalizzando l'attenzione del pubblico su una parabola. Quella della "ellisse". Di cosa si tratta? È semplice, per quanto…
Solitamente nell'intestazione delle playlist Libri Animati inserisco il titolo originale dell'opera: siccome anche questa volta, come la precedente (2 su 4), pure l'editore Iperborea, nella scheda del libro presente…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Saraband è l'ultimo, terminale, atto di cinema bergmaniano. Nello stesso anno di Uzak e Dogville, il maestro svedese pone la sua firma anche sugli anni 2000, dopo lo stupefacente Bildmakarna (2000) su Sjostrom. Ebbene, ora si può il confronto impossibile, ci si può anche sbizzarrire e porre un termine di paragone (fino a che punto impossibile?) tra un Dancer in the dark e un…
Riprese in digitale, ambientazione rigorosamente teatrale, tutto basato sui dialoghi e sulla recitazione degli attori. Sembra quasi una telenovela anni '80, solo di alta qualità. Il maestro svedese ha fatto un po' una scomessa, e secondo me l'ha vinta. Non siamo in presenza di uno dei suoi risultati più alti, però il sottile gioco che Bergman tesse con queste relazioni…
Ovviamente bravi gli Attori ma Film estremamente lento,mi ha colpito molto la bravura della figlia,tale Julia Dufvenius ;come Pellicola abbastanza difficile da digerire e molto a tema personale (della vita trascorsa dai Personaggi) ! voto.5.
E' un Bergman per nulla riconciliato, anzi inacidito dalla vecchiaia, quello che si congeda dal cinema (e dalla vita). E' con un nichilismo ancora più asciutto del solito con cui il Maestro di Upssala delinea le coordinate del suo universo dominato dai più bestiali sentimenti di egoismo, angoscia, vergogna, nonchè da un frustrato bisogno di comunicare col prossimo per scongiurare lo spettro…
Pochi giorni fa, il 25 febbraio 2012, è scomparso all'età di 88 anni l'attore Erland Josephson, per complicazioni dovute al morbo di Parkinson. Chi ha amato il cinema di Ingmar Bergman non può non conoscerlo,…
Commentai così l'opinione dell'utente Vicky13 su Sinfonia d'autunno del 19-02-2012 : --- Film 'minore' ( ovviamente nel contesto bergmaniano 'minore' assume un valore d'eccezione rispetto alla prospettiva di tutto…
La relazione in una coppia di persone. Padre e figlio, nonno e nipote, marito e moglie. Non si vedono mai più di due persone per volta. Tranne Marianne, non si vedono mai persone da sole in una stanza. La nostra esistenza è sempre in relazione con gli altri e non può prescindere dagli altri. Forse per questo Karin non vuole essere una solista, vuole suonare il suo…
Ultimo film di Bergman, è un seguito di Scene da un matrimonio, girato anch'esso per la televisione svedese : la scrittura non è più quella dei grandi capolavori girati per lo schermo, ma, collocato nella sua dimensione più appropriata, il film si rivela ugualmente apprezzabile. Oltre al rapporto fra i due ex-coniugi, ormai anziani, si analizza un tormentato rapporto quasi incestuoso fra il…
Scene da un matrimonio ritorna, ma implacabili e nemmeno tanto sottili sono i riferimenti a lavori passati come Sussurri e grida (la malattia, la disperazione) o Sinfonia d'autunno (il dissidio genitori/figli in età adulta). Le pur ingombranti tematiche bergmaniane sono sviscerate con assoluta naturalità in quella che a tutti gli effetti può essere considerata, per la sistematicità…
Il film, come il suo primo capitolo è di notevole impatto psicologico, ma questa volta il personaggio di Josephson, sarà per la vecchiaia e più simpatico e "umano". Si aggiungono alla coppia due ulteriori personaggi (figlio e nipote), con noteveli problemi a rapportarsi l'uno con l'altra e l'introspezione psicologica si allarga ma non stona e non esagera. Voto: 6, perchè comunque è molto…
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Commenti (4) vedi tutti
parte in sordina, quasi fosse una sorta di epilogo senile di Scene da un matrimonio. poi prende presto la sua strada, con decisione, per arrivare a un'ultima parte degna del Bergman più lucido e potente. attori in stato di grazia totale.
commento di giovenostaSaraband è l'atto di cinema terminale di Bergman: classico, spietato ed eterno. Un'opera di commiato perfettamente circolare.
leggi la recensione completa di michiimolto esigente
commento di leonardo4itL'IDEA NON E'MALE,MA GLI ATTORI NON SONO ATTORI NEL DNA
commento di RICHIARD