Regia di Florestano Vancini vedi scheda film
Sergia, sorella minore di una donna chiacchierata, accetta di passare un fine settimana al mare con i due amici Freddy e Max: uno è ricco, l’altro povero, ma entrambi vogliono portarsela a letto; lei li tiene a bada, ma poi conosce per caso un uomo maturo (che si rivela essere il proprietario della villa dove i tre sono entrati abusivamente) e gli equilibri si rompono. Dal romanzo di Quarantotti Gambini (che deriva il titolo da una poesia di Saba, Il borgo: “il desiderio dolce / e vano / d’immettere la mia dentro la calda / vita di tutti”): goffaggini, incertezze, spavalderie e rabbie impetuose di tre adolescenze sbandate che si affacciano alla vita e se ne ritraggono deluse. Catherine Spaak replica il personaggio della ninfetta equamente divisa fra innocenza e malizia, a lei abituale nella prima parte della sua carriera (particolarmente strette le analogie con Dolci inganni, che ha una conclusione identica), e tenta di fare l’ago della bilancia fra Jacques Perrin, timido e scontroso, e Fabrizio Capucci (suo vero marito), roso dal desiderio di rivalsa. Qualche incertezza narrativa, qualche verbosità: difetti perdonabili. Splendidi i paesaggi marini, magnificamente fotografati: sembra che la natura voglia partecipare con il proprio rigoglio al risveglio dei sensi dei tre giovani.
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