Regia di Florestano Vancini vedi scheda film
Tratto da un romanzo di Gambini e riscritto per lo schermo dallo stesso regista, da Marcello Fondato (che poi sarebbe passato alla regia) e da Bartolini.
Una storia adolescenziale sulla scia del successo de La voglia Matta, di cui era interprete la stessa Spaak, fenomeno dello star system del momento.
Qui la storia ha dei momenti più drammatici, che vorrebbero dare un peso al tutto, ma la cosa non riesce molto bene. Il pruriginoso (dell'epoca) fa capolino, e poi ci si misero anche i problemi del cast, la Spaak con Capucci che si erano sposati giovanissimi, per ragioni di forza maggiore, e che lei sbeffeggiò pubblicamente(oggi è diventata una bacchettona borghese indigeribile).
Tre adolescenti si trovano a convivere in una villetta abbandonata o quasi e si fanno capolino le gelosie fra i tre, dato che c'è anche una femina che alimenta la cosa. A sospresa viene il proprietario arriva, e fa congrega con i tre. Lui è un quarantenne abbastanza cinico, che approfitta di un momento di debolezza della ragazza. Il dramma esplode qunado uno degli altri ragazzi, sentendosi escluso si uccide.
Rustichelli fa anche la canzone finale cantata dalla stessa Spaak
Ruoli da adolelescente, sempre e comunque, ma ad un certo momento ha capito non era la sua strada, quella dell'attore.
Il maturo quarantenne: ha vissuto troppo con questi ruoli, questo nostro bravissimo attore, che ad un certo momento della sua carriera si è lasciato andare nella corrente del facile guadagno, che lo ha non poco fatto fraintendere.
Il suo ruolo ideale. INfatti una volta cresciuto ha perso il suo valore come attore. Comunque gli è rmiato quello di produttore di qualità.
La star del momento, che aveva anche le qualità per poter andare avanti, ma un caratterte instabile l'ha penalizzata non poco.
Una sceneggiatura frettolosa, che nella prima parte si salva, ma che poi si lascia andare nella facile ed incerta conclusione
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