Regia di Bruno Bozzetto vedi scheda film
Oggi che l’animazione per adulti è stata largamente metabolizzata emergono lampanti i limiti dell’operazione (la cornice narrativa fine a sé stessa, forti scompensi ritmici, diffuse incongruenze nell’utilizzo delle musiche e nello sviluppo dei racconti), ma all’epoca della sua uscita dovette rappresentare un vero film di rottura, capace di veicolare attraverso il disegno contenuti filosofici e sociali che valicano la parodia (effimera) del capolavoro Disney. Bozzetto tuttavia vola alto quando libera l’animazione dai rigori della morale evadendo nel delirio puro. Discontinuo e non facile da amare.
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