Diana, felicemente sposata con Paolo, nasconde impulsi sessuali che vorrebbe soddisfare con terzi...
Note
Brass al limite dell'hard, senza passare di categoria: ne esce un prontuario da vecchio maiale, pregno di fantasie tutt'altro che libere, soffocate anzi da una visione piccolo borghese.
Pure io sono un “ culista” come quel porkotto di Brass ma alla fine di questa boiata spacciata come film si ricorda unicamente il popo’ della Koll successivamente impegnata in un ridicolo percorso di redenzione sotto gli occhi di tutti
Film che ho faticato seriamente a finir di vedere... una noia totale con una Koll mostruosamente nulla. Si salva il titolo e qualche buona invenzione. Qualcuno ha scritto che si salva pure il culo della Koll ma così pare brutalmente di sparare sulla Croce Rossa.
Voto: 4.
Uno dei più intriganti erotici italiani diretto da un Brass in stato di grazia, che ha saputo per l'occasione mescolare influenze eterogenee (in particolare fumetto e musica). Semplicemente fantastica, inoltre, Claudia Koll.
È solo la solita "culo-ossessione" di Brass che predomina su tutto il resto. Irritanti le risatine della Koll che riempiono tutto il suo recitato. "Sciacallaggio culturale" ai danni del titolo mozartiano
Come sempre estremamente banale, scontato e noioso l’erotismo di Tinto Brass. L’unica cosa che salva il film dal piattume totale è la bellezza di Claudia Koll, prima della conversione alla fede cattolica. Voto 2/10.
Dice un grande filosofo e sociologo, di nome Herbert Marcuse: 'la differenza tra erotismo e pornografia è la differenza tra sesso celebratorio e sesso masturbativo'. Tinto Brass, è il più conosciuto tra i registi erotici della nostra Penisola. Dopo una serie di commedie incentrate sulla satira antiborghese, il Tinto nazionale, si dedicò e ancora oggi continua a farlo, alla scoperta del corpo… leggi tutto
Stavolta Tinto Brass prende la famosa opera di Mozart e la trasporta nel presente. Grandi scene comiche (la Koll sul treno che vuole essere sodomizzata, il prete di colore che vuole conoscere il peccato per conbatterlo, etc...). Sarebbe un bel film peccato che l'ideologia (ma ne ha una?) era già ridicola ed offensiva nell'opera lirica (le donne sono tutte -o quasi- delle...Le femministe fossero… leggi tutto
L’attore teatrale e feticcio in cinque film Antonio Salines lo ha simpaticamente apostrofato l’Hitchcock dell’erotismo italiano. Stiamo parlando di Tinto Brass, pittoresco autore di un cinema di genere ormai scomparso e annientato dalla rete. Il suo cinema, oggigiorno, suscita tenerezza, curiosità e noia. Dopo il vertice compromissorio tra erotismo e impegno de LA CHIAVE… leggi tutto
Rendersi conto che tutto quello che fa Brass, in termini di sceneggiatura e regia, è finalizzato unicamente a mettere sotto gli occhi dello spettatore la sua "culo-ossessione" basterebbe a liquidare il film, c'è solo da notare che la cosa più irritante, almeno per quel che mi riguarda, sono le continue e ripetute (e quasi sempre ingiustificate) risatine che riempiono…
La bellissima Claudia Koll -prima d'esser assalita da "vocazione mistico/religiosa"- presta "il fianco" a Tinto Brass, che la vuole nel ruolo della disinibita, maliziosa e malandrina scultrice Diana, habituè dello pseudo-tradimento impegnata (con divertito piacere) a sollecitare la tensione (erotica) dell'amante Paolo, raccontandogli esperienze "anali" di cui…
Film da salvare. Da recuperare. Vedere e rivedere. Film che ormai sono parte di te. Che ti sono entrati nel cuore alla prima visione. Che ogni volta che li vedi è sempre una prima visione.
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Commenti (8) vedi tutti
A perte il fantastico culo della Koll, boiata pazzasca.
commento di ottobyteAvrei più rispetto del "percorso di redenzione" della Koll, in realtà intimo e riservato
commento di ManzettiPure io sono un “ culista” come quel porkotto di Brass ma alla fine di questa boiata spacciata come film si ricorda unicamente il popo’ della Koll successivamente impegnata in un ridicolo percorso di redenzione sotto gli occhi di tutti
commento di MARPESSATO61Film che ho faticato seriamente a finir di vedere... una noia totale con una Koll mostruosamente nulla. Si salva il titolo e qualche buona invenzione. Qualcuno ha scritto che si salva pure il culo della Koll ma così pare brutalmente di sparare sulla Croce Rossa. Voto: 4.
commento di TortellaüberallesUno dei più intriganti erotici italiani diretto da un Brass in stato di grazia, che ha saputo per l'occasione mescolare influenze eterogenee (in particolare fumetto e musica). Semplicemente fantastica, inoltre, Claudia Koll.
leggi la recensione completa di undyingÈ solo la solita "culo-ossessione" di Brass che predomina su tutto il resto. Irritanti le risatine della Koll che riempiono tutto il suo recitato. "Sciacallaggio culturale" ai danni del titolo mozartiano
leggi la recensione completa di francesco_jsbRegia e sceneggiatura stucchevole e fastidiosa, come sempre in Brass, riesce a rendere insipide perfino le nudità di Koll. Non è da tutti!
commento di gherritCome sempre estremamente banale, scontato e noioso l’erotismo di Tinto Brass. L’unica cosa che salva il film dal piattume totale è la bellezza di Claudia Koll, prima della conversione alla fede cattolica. Voto 2/10.
commento di alexio350