Regia di Luke Greenfield vedi scheda film
Premessa: è puro intrattenimento, ma di quello fatto bene. Non ci si imbrogli, non è una commedia per ragazzini o forse non solo, ma con lo spunto del college in realtà parla alla generazione dei nati tra i sessanta e i settanta e lo dimostra una colonna sonora notevole, infarcita di successi rock tipici di un pubblico assai più adulto degli adolescenti dell'epoca. Lo spunto riflette la fantasia tipica che molti ragazzi fanno nell'età dei bollenti ardori e dell'immaginazione galoppante: "ah! se da quella porta entrasse la donna dei miei sogni". Il resto è una classica commedia romantica come Hollywood sa ben fare, ci si trova, ci si lascia e ci si ritrova, perché l'amore vince su tutto. In più ci sono momenti di leggera ilarità, senza mai, mai scadere nel volgare. Un Innamorarsi a Manhattan nell'età della prima maturità e con tutti i peli pubici già al loro posto, meno smielata ma assai più goliardica: niente morali, né giudizi. Sa quel che cerca e lo trova, senza pretese autoriali e questo vale mezza stella in più.
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