Regia di Luke Greenfield vedi scheda film
Discreta commediola americana del terzo millennio infarcita di corpi statuari, adolescenti perennemente eccitati e classiche situazioni al college. Il protagonista Matthew (Emile Hirsch) è un ragazzo che pensa solo allo studio, è in finale per vincere un premio sulla moralità, è stato appena ammesso a Georgetown e vuole fare il Presidente americano (idolo: John Kennedy). Un giorno la sua vita viene sconvolta da Danielle (Elisha Cuthbert) che va a vivere per un periodo vicino casa sua. La ragazza, di cui Matthew s’innamora, è in realtà una pornostar ed in quanto tale il ragazzo tenta un approccio poco “romantico”: lei s’adegua, lui s’offende, tra i due c’è una rottura. Quando Matthew va a chiedere scusa per il suo atteggiamento, trova Danielle con Kelly, il produttore cinematografico della ragazza, che si rivela inizialmente un buon amico, ma poi, quando capisce che questi vuole redimere Danielle, finisce per fare il bastardo e boicottare tutti i sogni di Matthew, compreso quello di far arrivare negli USA un ragazzino cambogiano che ha grosse potenzialità ma poche risorse per sfruttarle. Matthew si adegua e con i suoi due buffi colleghi si allea con il rivale di Kelly per creare un video che li renderà miliardari.
Il film è ricco di colpi di scena, cambia spesso il proprio registro narrativo, è sempre in procinto di concludersi ma c’è sempre una svolta nella storia che rimescola le carte. È questo, insieme alle battute particolarmente pungenti e alle caratterizzazioni davvero ben fatte, che rappresenta il vero valore positivo del film, che diverte per tutta la sua durata e lo fa considerare, nonostante le premesse che solitamente si associano a film leggeri come questo, un bel prodotto.
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