Regia di Tony Scott vedi scheda film
Tony è lo Scott sfigato, quello che ha fatto "Top Gun", tanto per intenderci, che chi scrive non ha ancora visto, ma che non ha nemmeno alcuna voglia di vedere. In effetti il ragazzo non si smentisce. Il film appartiene ad un genere ben preciso, quelli che "adesso ammazzo tutti", la vicenda è telefonata, prevedibile dalla prima all'ultima scena, però contorta e zoppicante, la camera è pseudo-moderna, balla continuamente, in più Egli si compiace di sequenze simil-oniriche, di taglio smaccatamente videoclipparo. Il film è tratto da un libro, il primo e di maggior successo, di A.J. Quinnell, nom de plume di Philip Nicholson. Il film doveva essere girato nel 1983 e ambientato a Napoli, come da libro, ma dopo vent'anni i rapimenti in Italia erano ormai demodé, e quindi si è pensato bene di ambientarlo in Messico, dove l'articolo tira ancora molto. Nulla da eccepire sulla fotografia e sul montaggio, il cast è zeppo di nomi famosi, ma la miglior figura la fa Dakota Fanning, novenne ai tempi delle riprese, mentre la peggiore è appannaggio del nostro Giancarlo Giannini, semplicemente non credibile e assolutamente fuori ruolo. Nonostante tutti questi appunti, il film con un po' di sforzo si può anche vedere, soprattutto se amate i fuochi artificiali.
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