Regia di Gary Winick vedi scheda film
Brillante e radiosa la Garner. Ottima fotografia, buona musica. Una fiaba d'amore.
Chi di noi non ha sognato da ragazzo/a, almeno per una volta, di essere già grande per godere dei benefici che solo l'età adulta può offrire. A volte sono le situazioni difficili in cui ci si trova invischiati che soffocano la propria personalità e che spingono l'inconscio a spazzare l'età presente per vagheggiare un'altra vita, fatta di momenti migliori. Ovviamente è solo un sogno illusorio. Una ragazzina tredicenne, delusa dalla realtà che vive, sogna di diventare grande e il giorno del suo compleanno, una polvere magica gli esaudisce il desiderio. Si risveglia in una casa lussuosa con un compagno palestrato che nemmeno conosce, una vita agiata e una carriera sfavillante, il suo cervello però è rimasto fermo a 13 anni. Lavora per una rivista d'avanguardia femminile, apparentemente appagata dal successo e coronata di rosee prospettive, ora bella anche d'aspetto (il leitmotiv che l'ha indotta al desiderio). Sembra però tutto anacronistico, un pesce fuor d'acqua. Ha difficoltà nelle relazioni, si è deteriorato il rapporto con i genitori, non ritrova più l'amicizia del ragazzino innamorato di lei e che proprio lui gli aveva regalato, per il suo compleanno, una casetta costruita con le sue stesse mani, simbolo di un possibile futuro insieme, nicchia di felicità, con una polvere portentosa sul tetto. In questa nuova vita è davvero tutto complicato. Il film si lascia guardare meravigliosamente tra una bella fotografia e l'altra, tra colori sgargianti in un contesto sia pure fantastico che non fa una piega. Le musiche, tutte belle, rendono affascinante la storia e ravvivano la fiamma dei bei tempi. Jennifer Garner attrice bella e brava, qui nel periodo di massimo splendore in cui la celebrità la rese degna di fama mondiale e la consacrò a star, nel cinema e nella vita.
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