Regia di Gary Winick vedi scheda film
Quando la realtà fa soffrire, delude e sconvolge l'esistenza, si rende necessario regalarsi l'illusione che tutto presto cambierà. Sognare è lecito, ed è l’unico modo per sfuggire, seppur per brevissimo tempo, alla realtà che spesso non ci piace. I sogni aiutano a dimenticare il passato, a cambiare il presente e permettono di ricostruire nell'immaginario una nuova vita, con la speranza di poterla realizzare quanto prima, magari in un secondo. La protagonista del film infatti, da tredicenne affranta dai suoi problemi, si risveglia di punto in bianco, anzi in un secondo, in una giovane donna di trent’anni, bella e seducente, ma dagli atteggiamenti infantili. Con la mentalità di un adolescente dovrà affrontare la sua nuova vita, quella di capo redattore di una rivista di grande prestigio.
Apparentemente può sembrare un film banale, invece “30 anni in 1 secondo” è piacevole. La simpatia della protagonista compensa alcune lacune di una trama già sfruttata in altre pellicole. Jennifer Garner, nei panni di Jenna, è bravissima, con il suo sguardo perennemente ingenuo, la sua vitalità e il sorriso incerto, raccoglie i tratti puri e spontanei di una neo adolescente.L'impronta nostalgica del regista ci riporta poi agli anni 80 facendo un po un confronto con lo scontato ventunesimo secolo, soprattutto con la sua musica. Lo si può notare nella scena dove la Garner salva dalla noia un party di lavoro, facendo sostituire dal DJ una “lagna” con il famoso pezzo di Michael Jackson “Thriller” che ballerà perfettamente insieme ai più giovani che divertiti la seguono. Il messaggio è chiaro, niente sostituirà quegli anni, la loro spensieratezza, la loro musica.
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