Regia di Todd Solondz vedi scheda film
La dodicenne Aviva vuole diventare mamma a ogni costo. Così, alla prima occasione si fa ingravidare da un coetaneo scapestrato. I genitori non ne vogliono sapere, la costringono all'aborto ma l'operazione va male e la ragazza subisce un'isterectomia che non le viene comunicata. Così scappa da casa, ignara della sua reale condizione, alla ricerca di una seconda occasione per arrivare alla maternità.
Che l'americano indipendente Todd Solondz abbia una forte inclinazione per la provocazione e il gesto forte non è una novità: già nei precedenti Fuga dalla scuola media e Happiness erano presenti i temi della crisi preadolescenziale, della pedofilia e del contrasto tra genitori e figli. Lo stile rimane quello sghembo delle opere precedenti, con un'articolazione in capitoli per ognuno dei personaggi chiave della storia e un'interpretazione della protagonista affidata a otto attrici diversissime tra loro per colore della pelle, corporatura, statura, fisionomia. Stavolta però della consueta critica feroce alla società yankee rimane soltanto una patina mescidata con un registro da commedia. Sicché il messaggio che il film sembra voler lanciare sul tema della diversità rimane quanto meno ambiguo.
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