Dopo aver trascorso lunghi anni al seguito del padre missionario, Lana torna negli Stati Uniti per studiare. Ma dopo il suo arrivo, decide di occuparsi dello zio Paul, veterano della guerra in Vietnam che, dopo l'11 settembre, vive in uno stato di isolamento e di costante allerta nel timore di un nuovo attacco terroristico...
Note
Buona notizia: il Wenders di _La terra dell'abbondanza_ non è quello dei suoi lontani tempi migliori, ma non è neppure quello noioso degli ultimi tempi, guru e predicatore. È un Wenders inaspettato, con una visione particolare e personale dell'America: che di certo non è la biblica terra della pienezza dove scorrono latte e miele.
Retorico e malscritto, con una bellissima fotografia e una regia ipnotica, che evidentemente ha ipnotizzato anche qualche critico, non so… Wenders riconferma la mediocrita' degli ultimi film oltre che una presunzione non indifferente.
il primo tempo e' un po' lento, il secondo sembra dare uno spiraglio di senso ad una trama inverosimile… Alla fine: il baratro…(non c'e' sempre bisogno di spiegare la morale della favola. Almeno qui in Europa!)
molto bello. increbibilmente spiritoso e da Wenders non c'era da aspettarselo. poi… visualizza un mondo moderno in cui c'e' poco da ridere e, per non dire che c'e' poco da sperare… bisogna essere molto molto molto idealisti.
Un ritorno al passato per Wim Wenders,la speranza di rivederlo al livello di molti suoi film di inizio carriera è la sensazione che lascia questo film appena terminata la visione.E'ritornata la cinepresa curiosa e stranita di Paris,Texas, il suo modo di inquadrare la realtà che la circonda sembra quasi lo stesso.E' l'America che è cambiata e non è un… leggi tutto
Los Angeles, metropoli in cui la percentuale di senzatetto è maggiore che in qualsiasi altra città americana. Un reduce, la cui vita è dedicata alla sorveglianza, alla ricognizione, al monitoraggio di tutto quanto sia sospetto dopo il disastro dell'11 settembre. Una nipote inaspettata, sbucata dal passato, direttamente catapultata da Atel Aviv in una missione per homeless nella downtown della… leggi tutto
La reazione del cinema mondiale all'11 settembre 2001 è stata piuttosto blanda e lenta a svilupparsi: i primissimi lavori usciti su questo scottantissimo tema sono stati piuttosto moralistici e confortanti pro-Usa, la maggior parte dei quali tesi a raccontare in maniera poco documentaristica (d'altronde non è facile prendere immediatamente le distanze dalla Storia che ancora tale non è) una… leggi tutto
Psicosi post 11 settembre e tendenze terzomondiste in un'America che contraddice ampiamente l'assunto del titolo. Per una volta Wenders racconta l'America senza indulgere a vezzi pseudo autoriali, ad immagini dilatate e dialoghi rarefatti, affidandosi ad una ragazza di saldi principi religiosi e soprattutto umanitari e ad uno zio, già reduce del Vietnam e poi segnato nel profondo dagli…
Un interessante affresco dell'America di oggi con le sue paranoie (il protagonista che pensa di proteggere il suo paese da solo), con le sue povertà (mi ha ricordato l'impressionante quantità di homeless che ho visto quest'estate a San Francisco), la sua fetta di attivismo sociale (il pacifismo della giovane protagonista e la solidarietà del pastore capo della missione). Bellissima la…
La reazione del cinema mondiale all'11 settembre 2001 è stata piuttosto blanda e lenta a svilupparsi: i primissimi lavori usciti su questo scottantissimo tema sono stati piuttosto moralistici e confortanti pro-Usa, la maggior parte dei quali tesi a raccontare in maniera poco documentaristica (d'altronde non è facile prendere immediatamente le distanze dalla Storia che ancora tale non è) una…
Los Angeles, metropoli in cui la percentuale di senzatetto è maggiore che in qualsiasi altra città americana. Un reduce, la cui vita è dedicata alla sorveglianza, alla ricognizione, al monitoraggio di tutto quanto sia sospetto dopo il disastro dell'11 settembre. Una nipote inaspettata, sbucata dal passato, direttamente catapultata da Atel Aviv in una missione per homeless nella downtown della…
Un ritorno al passato per Wim Wenders,la speranza di rivederlo al livello di molti suoi film di inizio carriera è la sensazione che lascia questo film appena terminata la visione.E'ritornata la cinepresa curiosa e stranita di Paris,Texas, il suo modo di inquadrare la realtà che la circonda sembra quasi lo stesso.E' l'America che è cambiata e non è un…
Un bel film di Wenders che tenta di elaborare il lutto di una nazione non sua ma che ama, con occhi da europeo e con tutto l'amore e la fiducia nel genere umano a cui ci ha abituati con i suoi film. Questa sua impegnativa opera parte lenta e con tanta carne al fuoco: povertà, paura, paranoia, ma nella seconda parte, dove tutto si chiarifica lascia al pubblico molti argomenti su cui…
Tutto sommato riuscita questa ennesima incursione di Wenders nell’immaginario a stelle e strisce. Solo che questa volta, alla consueta mitologia di highways e loners, si sovrappone la realtà. Quella abominevole degli homeless di downtown L.A.; quella allucinante di un reduce dal Vietnam ossessionato dalla minaccia di un possibile nuovo attentato terroristico; quella solidale di…
Film in clima post-11/9, ma nel 2004 il treno sembra già passato. O no? La contrapposizione tra la giovane “liberal” dallo spirito umanitario e terzomondista e il burbero zio, una volta soldato ora una specie di vigilante che vede terroristi ad ogni angolo, ci sta fino ad un certo punto, proprio perché quest’ultimo è una figura un po' grossolana, molto sopra le righe.
Los Angeles, settembre 2002. Il paranoico dispiegamento di forze antiterrorismo, successivo agli attentati di Washington e New York, si contrappone al silenzioso impegno di chi, da sempre, fronteggia l'eterna (sottaciuta) piaga della povertà nelle metropoli statunitensi. La tendenza all'autocommiserazione, la mania di persecuzione e l'esaltazione patriottica creano uno stridente contrasto con…
ci ho messo un mese e circa una ventina di film prima di trovarne uno decente. e ho dovuto rispolverare un vecchio wenders, un classico, e il suo commento potente ai fatti dell'11 settembre.
cinico, quasi da cronista, anche se il grandioso finale nel deserto da quel tocco magico al film, ricorda 'fino alla fine del mondo' e i piu' vecchi film, ma cn nuove atmosfere, sicuramente piu'…
Con qualche distrazione esterna un film di Wenders assume connotati strani, snaturatamente lenti e sonnacchiosi. Eppure c'è vita, pulsiva, e nuova linfa in questo cinema che si ricongiunge alla sua matrice di fiction, dopo i documentari musicali realizzati con costanza e pervicacia. Lontano dal metacinema dei primi '90, fastosi, e dalla scarnificazione onirica dei suoi primi film Land of plenty…
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Commenti (9) vedi tutti
Film di sentimenti. Non si deve guardare per vedere le immagini, ma per sentire qualcosa dentro, soprattutto per gli americani.
commento di slim spaccabeccoVOTO : 5,5 Incerto film, lento ma poco riflessivo. Sinceramente non mi è piaciuto anche se è indubbio che abbia qualcosa da raccontare.
commento di supadanyUn bel film dolente e tristissimo. Interpreti davvero bravi
commento di florentia violaRetorico e malscritto, con una bellissima fotografia e una regia ipnotica, che evidentemente ha ipnotizzato anche qualche critico, non so… Wenders riconferma la mediocrita' degli ultimi film oltre che una presunzione non indifferente.
commento di andrealion7.5
commento di nico80il primo tempo e' un po' lento, il secondo sembra dare uno spiraglio di senso ad una trama inverosimile… Alla fine: il baratro…(non c'e' sempre bisogno di spiegare la morale della favola. Almeno qui in Europa!)
commento di SourireUno dei Wenders più convincenti degli ultimi anni. Michelle Williams i love you!!
commento di doinelmolto bello. increbibilmente spiritoso e da Wenders non c'era da aspettarselo. poi… visualizza un mondo moderno in cui c'e' poco da ridere e, per non dire che c'e' poco da sperare… bisogna essere molto molto molto idealisti.
commento di leonardo4itCapolavoro di wenders commovente, bellissimo toccante, imperdibile
commento di faromagico