Regia di François Ozon vedi scheda film
Ozon è un cinefilo accanito ed il suo marchio di amore per il cinema rimane sempre, anche in operazioni così dette minori; questa la critica la bersagliata in maniera anche esagerata, certo la storia non è originalissima, ma diciamo che attraverso una destrutturazione di tempi è riuscito a disegnarla in maniera adeguata, con occhio al vecchio cinema di Lelouch. Un amore finito? Non finito?, certo che i passaggi che sono stati fatti hanno creato danni, anche se la presa è dura a morire, la vita consuma e compromette le cose sentimentali, e quindi i passi che facciamo devono essere sempre fatti con una certa consapevolezza dato che i sentimenti sono aleatori. Certo la figura maschile, come spesso succede a questo regista, è determinata nella debolezza caratteriale, mentre la donna riesce a far rimanere un'impronta più decisa e determinante. Un bel gioco di attori ben diretti e che rispondono in maniera che supera anche la storia stessa del film.
Una storia smontata a ritroso, quasi in apparente disordine
Una colonna sonora che fa rimanrere sorpresi per la scelta dei pezzi, davvero genialmente scelti, dato che poi sono italiani, la maggior parte
Una regista che convince sempre, anche in opere minori
E' riuscita ad avere un personaggio diverso e ha dimostrato di essere un'ottima interprete
Un attore davvero eccellente e che meriterebbe uno spazio maggiore
Il ruolo della prima compagna
La madre, un ruolo abbastanza diverso dal suo usuale, svolto al meglio
Il ruolo del padre, fuggevole, ma efficace
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