Regia di François Ozon vedi scheda film
Voto 8,5. Ancora una volta, Ozon fa centro. Ci trasporta, narrandola in cinque capitoli e a ritroso, nella vicenda sentimentale di una coppia borghese qualsiasi nella Parigi di oggi. Il taglio è intimistico, la narrazione accurata e i dialoghi fanno riflettere sul matrimonio, sulla sessualità, sulle nevrosi di oggi. Come già in "8 femmes" (forse il suo capolavoro), il film è punteggiato da canzoni d'epoca, questa volta italiane, e la scelta appare veramente indovinata. Forse il film non è piaciuto per il suo modo di trattare lucidamente temi quali l'omosessualità, la famiglia covo di sentimenti non proprio nobili, l'erotismo fatalmente annientato dal matrimonio. Si sa: nel cinema francese i principi del cattolicesimo hanno raramente diritto di cittadinanza...
Bella scelta di canzoni italiane degli anni '60. Deve essere piaciuta soprattuttto a noi ultracinquantenni...
"Una lacrima sul viso" di Bobby Solo non andava tagliata!
Un grande attore per il ruolo del padre/marito egoista e superficiale. Già presente in "Sitcom" dello stesso Ozon.
Un mostro sacro della cinematografia francese. Sta invecchciando molto meglio di tante sue colleghe coetanee.
Che sia lei l'attuale più grande attrice italiana, ora anche regista, dopo l'eccellente "E' più facile per un cammello..."?
Perfetta, inquadratura dopo inquadratura. Alla fine, avevo la sensazione che il film fosse durato meno di un'ora!
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