La scrittrice Yoko è appena tornata in Giappone da Taiwan. Prima di tornare dalla sua famiglia va a trovare Hajime, un caro amico che ha un negozio di libri usati e che da tempo è innamorato di lei. Una volta a casa, la donna rivela ai parenti di essere incinta e di voler tenere il bambino senza sposarsi con l'uomo taiwanese che ne è il padre.
Note
Incompreso alla mostra di Venezia, questo omaggio ad Ozu, girato in giappone dal taiwanese Hou, con ritmo pacato e inquadrature d'interni ad altezza tatami, incanta per come l'adesione all'altissimo modello non si appiattisca alla copia e mantenga tratti di poetici propri del regista taiwanese. Un capolavoro di equilibrio.
Un'opera che omaggia con amore la tradizione giapponese, mentre abbraccia appassionatamente il cambiamento, il rinnovamento anche tecnologico. Il ritmo è scandito dalle attese, dai tempi morti degli spostamenti e dai silenzi, per ricordare il graduale e discontinuo lavorio con cui il nuovo si sedimenta sull'antico, e, viceversa, il presente prende coscienza del passato. "Café Lumière" è un… leggi tutto
Sostanzialmente una palla che passa e viene rimossa in fretta della mente dello spettatore. Mi spiace, ma rimango dell'idea che non c'è da stupirsi se certi tipi di film, rimangono invisibili. Guardando film come questo si capisce il perchè. Voto: 5. leggi tutto
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
La dedica alla memoria di Ozu dà il tono al film: alcuni frammenti di vita nei quali poco accade e che non hanno una vera conclusione. I personaggi compiono le loro azioni come se tutte avessero uguale importanza: registrare i rumori dei treni, interpretare il significato di un sogno, intervistare la vedova di un musicista d’anteguerra, raccontare ai genitori di essere incinta e di non avere…
Un'opera che omaggia con amore la tradizione giapponese, mentre abbraccia appassionatamente il cambiamento, il rinnovamento anche tecnologico. Il ritmo è scandito dalle attese, dai tempi morti degli spostamenti e dai silenzi, per ricordare il graduale e discontinuo lavorio con cui il nuovo si sedimenta sull'antico, e, viceversa, il presente prende coscienza del passato. "Café Lumière" è un…
avevo gia' visto i primi 20' per caso un anno fa ca.e mi sembrava interessante ma,vedendolo interamente adesso mi ha totalmente annoiato.nulla di importante.voto.1.
Sostanzialmente una palla che passa e viene rimossa in fretta della mente dello spettatore. Mi spiace, ma rimango dell'idea che non c'è da stupirsi se certi tipi di film, rimangono invisibili. Guardando film come questo si capisce il perchè. Voto: 5.
il cinema radicale di solito si affranca in piccole sale dal gusto retrò(spesso in centro).
il gusto della grana luminosa si perde in questi vani dal sapore imperfetto.
mentre al cineplex'onalds tre sale danno la…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Meraviglioso omaggio a Ozu…bellissimo.
commento di GoonieAleVoto 4. Davvero lento e noioso, non mi ha trasmesso nulla. [05.10.2007]
commento di PP