Regia di Manoel de Oliveira vedi scheda film
Dopo i regni caduchi della storia umana, il quinto impero sarà quello di Cristo, regno di pace universale. Manoel de Oliveira torna a un tema che ha già affrontato in altri suoi film. Torna al sebastianismo, al mito di re Sebastiano, nipote di Carlo V, che nel 1578 partì per il Marocco in quella che voleva essere l’ultima crociata contro l’Islam. Nella battaglia di Alcácer-Quibir, i portoghesi furono sconfitti, il corpo del re non fu mai trovato e da allora la leggenda dice che tornerà, tra la nebbia, su un cavallo bianco, per portarci la pace. Nella letteratura, nel teatro e nel cinema portoghese, re Sebastiano, il Nascosto, l’Atteso, è tuttora figura viva e intensa. Oliveira parte da un dramma di José Regio, ne conserva la teatralità, fa del giovane re il campione delle ossessioni cristiane e di tutte le tragiche, fragili e fallaci (fallaci…) utopie che, ieri come oggi, vorrebbero, attraverso le guerre, fondare un mondo di pace. Cinema di parola, immagini come affreschi, ambienti oscuri, animi infiammati e anime incerte, un’atmosfera di lugubre e notturno sfacelo tra cortigiani, buffoni e profeti. Cinema meditativo e provocatorio nella sua frontalmente rarefatta ed elegante chiarezza.
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