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Il resto di niente

Regia di Antonietta De Lillo vedi scheda film

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La recensione su Il resto di niente

di Sigfrida
8 stelle

Merito grandissimo va alla regista De Lillo per il coraggio, per la passione resa viva e vera grazie alla sua forte napoletanità, nel rileggere una pagina di storia quasi sconosciuta della Napoli di fine '700 e aver dato voce ad una splendida figura femminile come quella di Eleonora Fonseca: romana di nascita, ma cresciuta a Napoli da genitori portoghesi e simbolo di quella che fu, per poco, la tentata Repubblica napoletana. Una letterata, una poetessa che apriva il proprio salotto alle idee rivoluzionarie, confrontandosi con gli uomini e al pari loro. Amica intima del filosofo Gaetano Filangieri, nel film viene citata una toccante e preziosa riflessione sulla dipendenza dell'individuo e della sua inspiegabile assuefazione alla tirannide( in questo caso quella di Ferdinando IV di Borbone): " Aspettiamo sempre un padrone come dei cani, qualcuno che provveda a noi, alla nostra felicità. Aspettiamo un padre, chissà, Dio" . Una donna nel suo tempo ma avanti chissà di quanti secoli, in perenne "direzione ostinata e contraria"; alla ricerca di una felicità per sè e per il popolo napoletano, "come un diritto feroce", prendendo esempio dai bambini: battendo i piedi e urlando. Maria de Medeiros dà corpo e anima al personaggio muovendosi con fierezza e testardaggine inossidabile, che è tutta o dei pazzi o degli eroi. E la Fonseca fu un' eroina forte e salda di un idealismo caparbio come solo i personaggi dei romanzi sanno essere. La sorpresa nel conoscere che una donna di tale integrità ed intelligenza fosse realmente esistita, va di pari passo all'ammirazione per un personaggio dal destino tragicamente romantico. Alla fine rimane l'amarezza della fine che accomuna di chi non riesce e non vuole rinunciare ai propri sogni: è il resto di niente.

Su Antonietta De Lillo

la sua regia ha il pregio di una riuscita fusione fra cinema e teatro attraverso mezzi tecnici non usuali ( es. cartoni in sovraimpressione con la funzione di scenografie mobili)

Su Maria De Medeiros

Anche lei portoghese come la Eleonora Fonseca e non nuova nel nostro cinema ( "Riparo" e il nuovo "Il compleanno"). Un volto particolarissimo, spesso illuminato da meraviglioso stupore.
Irresistibile quando prova a parlare in napoletano.

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