Regia di Joshua Logan vedi scheda film
Credo che "Fermata d'autobus" sia il peggior film che Marilyn Monroe abbia interpretato in tutta la sua (purtroppo breve) carriera! Con questa pellicola, infatti, siamo lontani anni luce da capolavori come "Gli uomini preferiscono le bionde" e "A qualcuno piace caldo" (giusto per citare un paio di titoli che hanno reso immortale l'attrice americana ), anche perchè Joshua Logan non vale(va) neanche la metà né di Howard Hawks né tantomeno di Billy Wilder. In questo caso, però, è pure vero che non è tutta colpa sua (Logan qualcosa di buono in carriera l'ha fatto: "Picnic", ad esempio, è un bel film); infatti il difetto principale della pellicola è la sceneggiatura di George Axelrod, che manca - quasi completamente - di brillantezza e verve. Dobbiamo accontentarci così di una storiella che vede protagonista un rude cowboy, Bo, che, cogliendo al volo l'occasione di un viaggio a Phoenix dove deve partecipare all'annuale rodeo che si svolge in quella città, decide che è arrivata l'ora che si trovi una ragazza. Ma non una qualsiasi. Eh no, sarebbe troppo facile. Lui, addirittura, pretende che la donna dei suoi sogni debba essere un "angelo"! E chi meglio di Marilyn poteva interpretare l' "angelo" che il rozzo cowboy cerca con tanta ostinazione? Nessun'altra. Appunto. E infatti la sua presenza è praticamente l'unico motivo per cui questo film merita di essere visto. Per il resto, poco roba. A cominciare dall'insopportabile personaggio del cowboy, Bo, che passa quasi tutto il film ad urlare come un deficiente (a proposito: ma quante volte pronuncia il nome di Chérie? Io dopo un po' ho perso il conto!) con l'unico risultato di far venire il mal di testa allo spettatore. Insomma, "Fermata d' autobus" è una pellicola appena discreta. Riguardo ai due protagonisti, Marilyn è deliziosa e convincente; Don Murray, invece, oltre a dover scontare un personaggio insopportabile, come attore è insulso.
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