Regia di Marc Forster vedi scheda film
Il film è un lungo processo d'osmosi che dalla realtà porta alla fantasia. Protagonista è lo scrittore James Barrie (Johnny Depp) che, frustrato da una vita d'insuccessi e da un passato non felicissimo, riesce a trovare la linfa giusta per rivitalizzare la propria attività professionale: si tratta di una famiglia formata da una giovane vedova (Kate Winslet) e dai suoi 4 figli. Con loro Barrie semplicemente “vive”: e inaspettatamente trova quello che la piatta vita matrimoniale non gli dà, tanto che la sua creatività partorisce una delle storie più famose e originali della letteratura moderna: le avventure di Peter Pan!
Ed il film è esattamente (anche se “esattamente” è un parolone vista la poca fedeltà di alcuni tratti alla storia originale) la biografia di Barrie, nella fase in cui la storia fantastica di Peter Pan prende forma…
La vicenda però non scorre via liscia: in mezzo ci sono le perplessità del gestore del teatro (un Hoffman ottimamente caratterizzato), le incomprensioni tra Depp e uno dei ragazzini (quello che poi sarà Peter), la malattia della Winslet, l’autoritarismo di una nonna apparentemente insensibile perché troppo protettiva.
“Neverland” in fin dei conti è un film discreto, con un finale particolarmente commovente, una regia senza fronzoli, una interpretazione (Depp su tutti) di un certo rilievo. Pecca però moltissimo nella prima parte, quando tutti i percorsi non sono ancora stati sviluppati e la narrazione procede, quasi si trascina, monotonamente. Altra pecca sono alcune rappresentazioni dei primi sentori onirici, messi in scena veramente male (come alcune scene iniziali al parco), quando il regista non riesce a rendere appieno la magia della trasformazione.
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