Regia di Marc Forster vedi scheda film
con il film di forster ero alla ricerca di quel sense of wonder che mi aveva estasiato in sky captain e senza nemmeno starlo a ripetere nel signore degli anelli. in parte credo di essere stato esaudito. mi è piaciuto molto l'inizio con dustin hofman che accoglie gli spettatori all'ingresso del teatro. per la magia della londra di fine otto e inizio novecento. una magia breve, poichè in qualche scena dopo mentre hoffman e depp passeggiano per le strade della città, sembra una brutta e finta città ricostruita. puzzava di falso. un set purtroppo riconoscibile. altra scena molto azzeccata è quella in cui una severa e vecchia julie christie rimprovera i bambini menandogli davanti una gruccia e intuiamo che forse barrie ha avuto lì l'idea di capitan uncino. il film in sè fila via liscio, gentile, accompagnandoti senza scossoni ad un inutile e brutto finale, quando peter chiede a barrie perchè la mamma è morta e lui gli risponde con un "non so piccolo". il poster e la scena in cui a kate winslet appare l'isola che non c'è, sparendo nell'aldilà sono le cose migliori di un film carino, utile al bisogno di una serata libera da qualsiasi impegno mentale, ma che di certo non rimarrà negli annali(nei miei per lo meno). depp è in vacanza e si vede e i migliori tra tutti sono la christie e rhada mitchell, moglie insoddisfatta e triste. da brivido il ballo fantastico tra depp e un orso ad inizio film. uno sgradevole scimmiottamento burtoniano di cui questo film non aveva bisogno, e che tra l'altro mi hanno riportato alla memoria l'insopportabile visione di BIG FISH.
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