Regia di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh, Michelangelo Antonioni vedi scheda film
Tre episodi di labilissima consistenza cinematografica, con al centro, ma non sempre (in quello di Soderbergh è assai marginale), l'erotismo. L'episodio diretto da Antonioni ha una trama impalpabile e dialoghi impresentabili, scritti da Tonino Guerra e si impone soprattutto per la prepotente fisicità di Luisa Ranieri (con qualche sospetto di ritocco ai seni), un'attrice nota soprattutto per uno spot pubblicitario. L'episodio di Soderbergh non sarebbe male, se non c'entrasse niente o quasi con l'insieme, mentre quello di Wong Kar-wai mi sembra che confermi la fama del regista nativo di Shanghai quale un sopravvalutato esteta (be', no, decisamente non sono un suo ammiratore e no, non considero In The Mood For Love un capolavoro).
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