Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Ottima resa dell'instupidimento e conformismo in un certo periodo storico. Della borghesia? Niente affatto: della Sinistra extraparlamentare.
Il più grande e per me unico merito di questo film è riportare dalle segrete della memoria un certo linguaggio, un modo di fare, un clima che in differente e più ironico e leggero contesto Moretti aveva perfettamente reso col celebre siparietto “Mah… faccio cose, vedo gente, incontro, vivo situazioni”.
Chi c’era e ci ha creduto, ritroverà parte di sé. Chi invece c’era ma non ci ha creduto neanche per un attimo, nel film troverà documentazione grottesca ma realistica (era un‘epoca grottesca) di un impegno più opportunistico che meditato, di una furbizia che non si applica al profitto ma alla visibilità individuale e alla scopata facile, di una serie infinita di slogan vuoti e stupidi su nessuno dei quali ci si fermava un attimo a riflettere. Il film è un documentario sul conformismo e l’appiattimento cerebrale della sinistra extraparlamentare in un certo periodo storico, e in ciò ha un suo qualche pregio e valore. Nell’istante in cui si prende sul serio, suscita fantasmi che eravamo contentissimi di aver dimenticato.
6 se il regista non ci credeva. 0 se ci credeva.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta