Trama
Bologna, 1976. Due ventenni, Sgualo e Pelo, per ovviare alla cronica mancanza di denaro fanno ogni tanto qualche "lavoretto" per un ricettatore locale. Questa volta, però, devono scavare un tunnel nel sottosuolo del centro per raggiungere la Cassa di Risparmio di Piazza Minghetti. Per vivacizzare le lunghe ore notturne di scavo, i due portano nel tunnel una radiolina e si sintonizzano su Radio Alice. Una notte decidono di andare alla sede dell'emittente. Entrano così in contatto con un mondo nuovo, scoprono musiche mai udite prima, conoscono la possibilità inebriante della comunicazione libera e poi gli scontri di piazza e le barricate del movimento studentesco.
Note
Chiesa e la banda Wu Ming sono scaltri nell'aggirare una serie di inevitabili ostacoli e così il linguaggio violento che oggi suonerebbe assurdo ancorché noioso di quegli anni caldi e affollati, è superato dalla serie di siparietti girati come reperti da Cinema Muto; e l'affondo nella politica è diluito con l'escamotage del buco da scavare per arrivare al caveau di una banca. C'è la freschezza, la "non voglia", il rifiuto del profitto come logica esistenziale, l'amore libero, la curiosità creativa che fecero di quella stagione una zona fertile da cui nacquero straripanti rivoluzioni, a cominciare dall'emancipazione femminista. Se manca qualcosa è in un angolo che si intuisce e che probabilmente è rimasto incagliato in una (in?)volontaria autocensura.
Trailer
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- Premio Marcello Mastroianni miglior attore o attrice emergente (ex aequo) a Tommaso Ramenghi al Festival di Venezia 2004
- Premio Marcello Mastroianni miglior attore o attrice emergente (ex aequo) a Marco Luisi al Festival di Venezia 2004
Commenti (10) vedi tutti
Si fa un po' fatica nella prima parte ad entrare nella storia ma poi il film diventa piacevole. Credo che sia un affresco abbastanza realistico del movimento del 77 a Bologna con la sua creativa fantasia, la sua rabbia, le sue contraddizioni.
commento di Artemisia1593Un minestrone emiliano piuttosto insipido. Si riprende un po' nel finale, ma che gran noia!!! Voto 4.
commento di BradyOttima resa dell'instupidimento e conformismo in un certo periodo storico. Della borghesia? Niente affatto: della Sinistra extraparlamentare.
leggi la recensione completa di SredniVashtarVoto 6!
commento di Mr BlondePessimo. Biascicato, trascinato male, personaggi coinvolgenti come una seduta di fronte alla vernice di uno steccato mentre si asciuga.
commento di grizabelVOTO : 5,5 Mi aspettavo molto di più anche se il film in se non sarebbe male. Probabilemnte il mio giudizio in parte negativo è dovuto alle aspettative mancate. Complessivamente mi sembra una pellicola troppo retorica.
commento di supadanyNon sarebbe nemmeno brutto come film, ma che strazio dovere sentire tutti (anche chi nonn è proprio capace) parlare in bolognese…
commento di RageAgainstBerluscaUna noia mortale se non per chi e' nato prima del 1960. Ma a dire di mio zio anche di quelli. un film assolutamente inutile.
commento di embetsforse un po' troppo restrittivo nel rappresentere un'intera generezione, un'intera epoca che avrebbe meritato di più. nel complesso profondo e divertente…
commento di freddyskunkAspetto con molta curiosità che esca in sala.
commento di vanessa