Regia di Michael Radford vedi scheda film
Per chi non ha mai visto un'altra trasposizione del testo di Shakespeare non è possibile sfoderare un voto simile ai 3 o 4 dati. Perché la storia alla base, costruita a prova di bomba, naturalmente è molto interessante, e uno può passare sopra ai molti difetti del film semplicemente perché la sceneggiatura è intrigante e ti inchioda alla poltrona. questo è il problema dell'ignoranza.
tuttavia non è possibile invece non notare i difetti dal punto di vista di regia e recitazione: Radford non è in grado di far parlare personaggi e situazioni. com'è già stato rilevato, compie un lavoro da bravo scolaretto, dimostrando poco entusiasmo per un progetto su Shakespeare (non comparabile di certo alle originali visioni di Luhrmann). certamente è fedele all'opera di partenza, ma non aggiunge nulla di suo, si prodiga in un lavoro di maniera, dimostrando di non aver vissuto e introiettato il tutto. la recitazione di alcuni attori, poi, è decisamente da bocciare: mi riferisco per esempio al belloccio Fiennes che è espressivo quanto un manico di scopa; evito la gogna alla protagonista femminile, perché sarebbe come sparare sulla croce rossa; Irons purtroppo non esce, relegato in un ruolo marginale (nel senso che compare poco). si salva ovviamente Pacino, adatto alla parte dell'ebreo, ma naturalmente il film non puà brillare solo della sua presenza. peccato, perché se dirigi Shakespeare dovresti essere in una botte di ferro. Eppure shakespeare nel 2004 è altro.
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