Regia di Greg Marcks vedi scheda film
I film che si beano della loro capacità di incastro-storie parallele, di giustapposizione-eventi concomitanti, veri e propri figli bastardi e degeneri di Tarantino, molto di moda una decina di anni fa dopo l’exploit di sapete cosa, non sono finiti. Eccone qua un altro, tutto bello concentrato a far sì che i conti delle coincidenze tornino, che gli elementi del gioco trovino il loro appuntamento determinato, che i personaggi si incontrino a scacchiera esattamente come deve essere. Alle 11:14 di sera accade che: sull’auto di un ragazzo mezzo ubriaco piombi da un cavalcavia un cadavere con la faccia spiaccicata; tre deficienti su un camioncino fanno i bulli, ma investono una ragazza; il fidanzato della ragazza investita vuole rapinare il negozio in cui lavora per avere l’incasso e permetterle di abortire, ma nel frattempo la polizia becca sia il tipo mezzo ubriaco sia l’innamorato ingenuo; poi c’è pure il padre della ragazza tirata sotto per la strada, che getta giù dal cavalcavia il cadavere con la faccia spiaccicata, un poveretto che, mentre copula al cimitero con quella poi tirata sotto per la strada, vede la testa di una statua tombale cadergli addosso e fracassargli il grugno. Il grottesco e l’ironia, insulsi, sono da studenti alle prime armi. Unica nota positiva: i titoli di testa con la musica di Clint Mansell.
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