Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Far West. Una banda di messicani fa irruzione in un convento, uccide alcuni frati e ruba dei gioielli. Il fratello di una vittima compirà vendetta.
Sangue chiama sangue potrebbe essere, più che il titolo di un solo film, lo slogan dell'intero genere spaghetti western, la cui trama media è basata sulla vendetta più o meno feroce di un torto personale, da concludersi con la morte del colpevole e di chiunque altro si intrometta sul cammino del 'nostro eroe'. Comunque è il titolo di un film, questo, diretto da un modestissimo artigiano del cinema popolare quale Luigi Capuano, vent'anni di carriera alle spalle e un meritato pensionamento in vista (classe 1904). Segni particolari dell'opera, praticamente nessuno: frati e messicani si sono già visti nel filone e anche le situazioni e gli scenari sono sempre quelli; tutto molto arruffato e aggiustato alla meglio, con ritmo altalenante, musiche 'di circostanza' (Frank Mason alias Francesco De Masi) e un cast che pesca a piene mani dalle seconde linee del cinema nostrano: Stephen Forsyth, German Cobos, Vittoria Solinas, Frank Farrell cioè Franco Fantasia (che è anche aiuto regista), Lea Nanni, ma soprattutto con un grandissimo Fernando Sancho una volta tanto impiegato in un ruolo da protagonista. Sceneggiatura firmata da Fulvio Pazziloro. 2,5/10.
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