Regia di Michael Mann vedi scheda film
Se ti piace il country probabilmente qualcosa del western ti affascina. Se ti piace l'horror probabilmente qualcosa del metal ti affascina. Se ti piace il mainrock probabilmente ti piacciono Scorsese e Michael Mann. Mi si perdoni la provocatoria banalità ma basti pensare in Goodfellas alla sequenza accompagnata da Gimme Shelter degli Stones e in questo Collateral alla sequenza accompagnata da Shadows On The Sun degli Audioslave e si è detto tutto. Ritmo, azione, coincidenze, vincoli, incastri, incontri, scontri. Morale della storia: il mondo va così, gli estremi si toccano e annullano i loro confini, filmiamolo standogli al passo, cristallizzandolo in una luce azzurrata da cellulare d'ultima generazione. Non il meglio del regista americano ma ancora una volta un meccanismo oliato, velocissimo e avvincente. La notte e i suoi locali - popoli mondi e continenti così distanti eppur simili e vicini - sono cuciti l'una agli altri dalle arterie ferite della strada e dei suoi figli. Sempre ad artigli spianati.
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