Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
film bellissimo come la poesia di Ramon Sampedro che gli da' il titolo che la voce off del protagonista recita sulle bellissime sequenze finali,la materia controversa del film ,il diritto all'eutanasia, è trattata senza ipocrisia e il sentimento che provi a vedere ramon disteso in quel letto non è quello di compassione ma quello di ammirazione per tanta forza d'animo alla fine il problema è di chi lo compatisce,la regia è misurata non resistendo al sogno della fuga da quel letto e del lungo volo,quando Ramon si alza dalla sua prigione ti viene un tuffo al cuore e ti emozioni come un bambino di fronte la luna park,ma purtroppo è solo un momento in attesa della vera liberazione
non pensavo fosse attore di questo calibro,cosi' profondo e attento a non appesantire troppo il personaggio
regia misurata ma che non rinuncia a movimenti sinuosi(negati al protagonista) e sequenze di grande suggestione
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