Regia di Stacy Peralta vedi scheda film
Probabilmente non c'era sulla piazza una persona più adatta di Stacy Peralta per ricostruire quel fenomeno della sottocultura americana conosciuto come skateboard.
Peralta fu infatti uno dei Z-boys,vale a dire quel gruppo di 12 ragazzi che a cavallo tra gli anni '60 e '70 scrisse dal nulla le regole di questa neonata disciplina.
Il documentario,costellato di interviste ai protagonisti di quel periodo,traccia infatti una cronistoria di quegli importanti e spesso snobbati eventi:dal surf,vero e proprio ispiratore stilistico dello skate,alla grande siccità che portò i giovani Z-boys a sfrecciare nelle piscine vuote di Los Angeles,per arrivare al vero e proprio "boom" con tanto di gare nazionali e riconoscimenti sportivi.
Senza dimenticare il dovuto omaggio ai tre skaters che innovarono e portarono verso nuovi livelli questo sport: Tony Adams,talento purissimo e inarrivabile che bruciò con la droga un futuro di sicuri successi;Tony Alva definito dagli addetti al settore come il "Michael Jordan" dello skate;ed infine lo stesso Peralta,primo skater a ottenere visibilità e copertine in tutto il mondo.
Alcuni passaggi del documentario sono un pò agiografici e ripetitivi ma nonostante tutto la ricostruzione di questo fenomeno underground si lascia apprezzare per la sincerità e l'entusiasmo e riuscirà ad incuriosire e,perchè no,emozionare anche i profani.
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