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L'allegro fantasma

Regia di Amleto Palermi vedi scheda film

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La recensione su L'allegro fantasma

di mmciak
6 stelle

"L'Allegro fantasma" diretto nel 1941 da Amleto Palermi,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta che il testamento del vecchio e ricco Pantaleo
riserva una sorpresa per tutti i parenti.

Nelle carte compaiono infatti dei figli naturali dello scomparso
con i quali bisognerà spartire l'eredità.

La ricerca dei figli, tre gemelli, è lunga e porta alla scoperta
che il primo è un vagabondo e il secondo è un compositore
senza fortuna.

La pellicola prodotta dalla Italica Film, rappresenta il quarto
lavoro per il Cinema di Totò, che dopo il successo di
"San Giovanni decollato" e affermandosi nel grande
schermo, ed eravamo durante la guerra, dove la gente
le riempiva per passare qualche ora spensierata.

In cabina di regia figura l'esperto Amleto Palermi,
con un soggetto dove Totò è un autentico mattatore,
con una doppia parte, tipica della Commedia,
dove si litiga per un eredità e dove una famiglia
numerosa è protagonista di vari eventi bizzarri.

Il tutto inizia che il fantasma del titolo si aggira
ancora in casa e le zie che vedono i suoi movimenti,
ed hanno il padre che è molto duro, mentre le figlie
scappate del collegio si propongono, in maniera
casuale, di trovare i gemelli del ricco Zio.

Quello che salta all'occhio, la positività
del ritmo e la scorrevolezza del Film,
anche per le canzoni del Trio Primavera,
popolari all'epoca, e fa tenerezza l'ingenuità
della vicenda, dove il fare camaleontico Totò,
la fa da leone, e si vede quello che sarebbe
diventato nel decennio successivo, con i suoi
tic e battute, anche se un po' acerbo, ma efficace.

Il difetto della pellicola e che la regia a tratti
è teatrale, anche se dirige bene gli Attori,
e cade a volte nel ripetitivo, ma riesce ad azzeccare
una parte finale fulminante, per i vari battibecchi,
e le scene divertenti e quando il domatore di leoni
tira fuori la pistola, e comincia una guerra con l'arma
per terra che spara, con uno dei gemelli, ma anche
che questo lo mette in ridicolo davanti a un finto leone.  

Nel Cast figurano anche:
Franco Coop-Maurizio Devalier-
Elli Parvo-Paolo Stoppa-Amelia Chellini-
Dina Perbellini-Isa Bellini-Wilma Mangini-Thea Prandi-
Luigi Pavese-Augusto Di Giovanni: Asdrubale-
Claudio Ermelli-Livia Minelli-Giulio Donadio-
Lydia Johnson-Gioia Collei-Emilio Petacci-
Rio Nobile e Mario Giannini.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la fotografia di Vincenzo Seratrice,
le musiche di Dan Caslar diretta da Alberto Paoletti
e le scenografie di Gastone Medin.

In conclusione un Film gradevole,
con una durata di un medio-metraggio,
che ha un buon senso del ritmo,
dove la Commedia viene miscelata
con le musiche del Trio Primavera,
che è co-protagonista della pellicola,
con un Totò, un po' acerbo, ma già
in forma e mattatore, che si intravede
quello che diventerà nel decennio
successivo, all'apice del suo successo,
e riesce a divertire e coinvolgerti,
nonostante la ripetitività e la regia a tratti teatrale.

Il mio voto: 6,5.

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