Regia di Adalberto "Bitto" Albertini vedi scheda film
Non appena poteva, per girare un film Bitto (Adalberto) Albertini volava all'estero, in zone possibilmente esotiche del mondo: è così che sono nati alcuni Emanuelle e alcuni mondo movie da lui firmati. Qui, per mantenere i suoi standard, scrive con Gino Capone una storia di kung fu e narcotraffico ambientata a Hong Kong; una vicenda che ricalca ogni stereotipo possibile del genere 'picchiatutti', nato sulla scia dei primi successi della coppia Bud Spencer & Terence Hill (l'unica maniera per risolvere i problemi, specialmente contro la malavita organizzata, sembra essere quella di alzare le mani). La produzione è quella che è e fra gli interpreti come nomi di maggior impatto troviamo quelli di Sal Borgese (in una scena costretto a camuffarsi da donna con gli esiti ridicoli che si possono immaginare), Antonio Cantafora, Isabella Biagini e Jacques Dufilho (dall'anno seguente popolare come colonnello Buttiglione); l'unica firma degna di nota nella parte tecnica del cast è quella relativa alla colonna sonora, curata da Nico Fidenco. Si sprecano le scene di combattimento, ma fondamentalmente il tono della pellicola è talmente leggerino, di una comicità fra il fumettistico e il demenziale, che ciò che prevale non sono tanto le scazzottate, ma le (non esattamente grandiose) gag. 2,5/10.
Hong Kong. Per stroncare un grosso traffico di droga, un ispettore americano si rivolge a due noti lottatori di kung fu per mettere assieme un'invincibile squadra di picchiatori.
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