Regia di Mark Waters vedi scheda film
Si potrebbe pensare ad un film giovanilistico sciocco e frivolo, ma non è così. E' una commedia pungente abbastanza riuscita, che riesce a dare un ritratto realistico delle ragazze moderne e dei loro comporatamenti, come pure di certe manie penose degli adulti, come le mamme che vogliono sembrare eterne ragazze, e cercano di essere più moderne e giovanili delle figlie adolescenti.
La protagonista entra nella scuola completamente digiuna del modo degli "usi e costumi" che vi si praticano, e inizialmente ne rimane comprensibilmente scottata. Ma in poco tempo prende a ragionare e ad agire come le sue compagne, mettendosi sul loro stesso piano. Il regista dà un ritratto frizzante ma molto amaro del comportamento delle ragazze, che è il vero soggetto del film: invidia, competizione selvaggia, culto del corpo e dell'abito (dando peraltro grande importanza a dettagli che i maschi neppure notano), vendette spietate, prepotenze, la figura e il potere della capogruppo, bugie, gelosie lecite e illecite. La capogruppo si conquista il ruolo con le angherie gratuite e le vessazioni sulle più deboli, e con la bellezza del suo corpo; è una vera "dittatrice" e ha le sue piccole adulatrici, pronte però a sparlare alle sue spalle appena la cosa può dare qualche vantaggio. Ho trovato indovinato l'accostamento tra gli alunni del liceo e le belve della savana dell'Africa, metafora decisamente appropriata. Ho anche trovato riuscita la breve scena della camminata delle nuove "barbie", mentre sfilano ostentando vanità, gesti calcolati, superiorità e volontà di dominio. E quando quelle ragazze viziate e capricciose andranno a lavorare ed assumeranno posti di responsabilità? E' il caso che riflettiamo anche sui nostri adolescenti italiani e le nostre scuole.
Non manca qualche risata, come le sequenze per far vedere alla "barbie" che il suo ragazzo la tradisce; quando invece si imbatte nel professore di ginnastica che si sta baciando di nascosto con la cinesina ho riso di gusto.
Per tutti ci vuole un bagno di verità e di umiltà, e questo messaggio del film è certamente condivisibile. Forse Mark Waters lo presenta in modo un tantino didascalico, ma il valore educativo della pellicola non ne viene annullato. Altro difettuccio è che tutte le ragazze sono troppo "modelle", perfette e carine perché sia credibile che si trovino tutte assieme in una scuola.
Da far vedere ai nostri ragazzi e ragazze, un film destinato ad essi che per una volta non riempie loro la testa di spazzatura.
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