Regia di Laura Mañá vedi scheda film
"Killing Words" è un thriller un po' particolare. La trama richiama un po', anche se vagamente, "Il Cartaio": se in questo un serial killer gioca a videopoker e se vince uccide una ragazza, qui un serial killer gioca alle "parole incatenate" (las palabras encadenadas) con una donna che tiene legata in un sotterraneo. La tensione si sente più nella prima mezz'ora, grazie alla "prima partita" e a una minaccia ("ti caverò gli occhi!"). Poi la tensione è in calando, e non torna quasi più. Il ritmo è un po' lento, ma la noia non arriva mai, anche perchè il film dura poco (89 minuti scarsi): forse è colpa delle varie scoperte e dello svolgimento intricato della vicenda; tutti quei "colpetti di scena" nuocciono un po' alla credibilità della vicenda. Comunque l'idea non è male e qualche trovata di regia c'è. Ottimi gli attori. Da notare il finale: sembra quasi una citazione de "L'Occhio che Uccide"... Voto: 6
Non di rilievo.
Più tensione, più cattiveria, quindi più tensione; meno storia aggrovigliata, poi non risulta credibile...!
Interpretazione convincente.
Ottima interpretazione, l'avevo già notato in "Parla con Lei".
Non è così male: ha qualche idea e riesce a creare una situazione un minimo claustrofobica, forse grazie anche all'ambientazione.
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