Regia di Peter Howitt vedi scheda film
Ho deciso di vedere questo film perché sono interessato a qualunque cosa abbia fatto Julianne Moore, una delle mie attrici preferite tra le viventi. Ed effettivamente la protagonista, brava come al solito anche nella commedia, è l'unica cosa per cui valga la pena di guardarlo. Pierce Brosnan fa comunque un lavoro dignitoso, anche se al solito lo trovo un po' legnoso. Il problema principale di Laws of Attraction è che la sceneggiatura è piatta e scontata e pertanto il tentativo di omaggiare le commedie romantiche alla Hepburn/Tracy fallisce miseramente. Nella storia di due celebrati avvocati divorzisti che duellano nelle aule di tribunale, ma finiscono per innamorarsi, tutto è fin troppo prevedibile e scontato fin dall'inizio ed il film procede spedito ed incurante, senza prendersi i tempi necessari a sviluppare la storia ed i personaggi. Le battute sono ben poco originali e , a parte pochissime, non fanno ridere. Le schermaglie tra i due avvocati divorzisti appaiono prevedibili e lo sbocciare della passione tra i due poco coinvolgente . Molte situazioni appaiono inverosimili (il matrimonio da ubriachi in Irlanda, per favore!!!!) ed i personaggi di contorno sono ridotti a macchiette monodimensionali, a partire dalla fastidiosa madre di lei.
Una commedia romantica affrettata e poco riuscita, che nemmeno il talento della Moore riesce a sollevare al livello della sufficienza.
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