Regia di John M. Stahl vedi scheda film
Durante un viaggio in treno uno scrittore conosce una donna bellissima che sta leggendo un suo libro. Si rivedono al funerale del padre di lei (un funerale laico, con le ceneri disperse nella prateria) e poco dopo, una volta che lei ha repentinamente lasciato il fidanzato, si sposano. Piano piano la donna sviluppa nei confronti del marito un’insana gelosia, che la spinge a eliminare chiunque le contenda la sua attenzione: lascia annegare il cognato (un ragazzo costretto su una carrozzella, che lei ha spinto a esercitarsi nel nuoto), si procura un aborto e infine si uccide facendo ricadere la colpa sulla sorella, alla quale l’uomo si sta pericolosamente affezionando. Fulgido melodramma, dalle situazioni estreme e dalle atmosfere inquietanti: fin dall’inizio, nonostante l’apparente normalità, si intravede qualcosa di malato nel comportamento della protagonista; e tuttavia questo qualcosa rimane senza spiegazione (al massimo si può intuire un forte attaccamento alla memoria del padre). Così ci si abbandona al crescendo parossistico della vicenda, che si placa in un finale rasserenante. Indimenticabile l’interpretazione di Gene Tierney.
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