Regia di John M. Stahl vedi scheda film
Sotto la lucente fotografia di Leon Shamroy, Stahl fiorisce con un melodramma sentimentale che, attraverso disabitati paesaggi da cartolina, dirada prima in un alienato noir e poi in un glaciale legal thriller. La costruzione psicologica più che un approccio narrativo è una vera e propria indagine esistenziale, nella quale Gene Tierney domina con tutto il suo fobico, decadente allure. Bellissimo.
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