Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Per entrare in possesso di una ricca eredità, la giovane e prosperosa Caterina ha bisogno urgente che qualcuno la metta incinta, eludendo la ferrea sorveglianza dei cognati, anch'essi interessati alla grossa somma in ballo. L'occasione giusta capita quando Carlo s'intrufola nella villa della donna per rientrare in possesso di certe cambiali contratte col defunto e viene cooptato alla bisogna dalla furbissima Teresa, madre di Caterina. Peccato solo che Carlo, sebbene molto attratto da Caterina, non riesca a compiere il suo dovere... ancora una volta sarà Teresa a risolvere la situazione. Uno dei titoli mitici della commedia all'italiana (blandamente) porcellona dei primi anni 70 nasconde una fiacca pochade, molto meno scabrosa e volgare di quanto si potrebbe supporre, le cui tematiche (la vedova formosa e disponibile, il pretendente attizzato ma impotente, la madre scaltra e ancora piacente, i "cattivi" fatti fessi) attingono al vastissimo repertorio delle novelle popolari a sfondo erotico che, a loro volta, rimandano agli archetipi codificati dalle commedie atellane di epoca romana. Il ritmo è, ovviamente, assai blando per i gusti attuali, le gag piuttosto elementari, la sceneggiatura alquanto prevedibile: si salvano i bravi Carlo Giuffrè e Didi Perego, nonché una spettacolare Edwige Fenech, al solito buona come il pane e avvolta in trasparenze che da sole valgono il prezzo del biglietto. Dirige Mariano Laurenti... e abbiamo già detto tutto. Uno spasso la rassegna di liquori, amari e bevande pubblicizzati in maniera smaccata... voto mediocre.
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