Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Rosetta e Larry si vogliono bene, ma il matrimonio è osteggiato dal padre di lui. Motivo? La disparità tra le famiglie: nobile decaduto e in miseria lui; figlia di una ricca salumiera milanese, Felicita Colombo, lei. Paradossalmente il padre di Larry stenta ad accettare una nuora benestante, ma di estrazione sociale inferiore; questo, almeno, finché non conosce Felicita e viene convinto della bontà del suo operato come commerciante.
Datata, senza ombra di dubbio, ma ancora funzionante nei meccanismi ben oliati della commedia (il testo è di origine teatrale: il successo omonimo firmato da Giuseppe Adami) e grazie alle eccellenti interpretazioni di un gruppo di caratteristi assortiti nella miglior maniera: Felicita Colombo è una di quelle pellicole che, pur non avendo più granché da dire, si lascia ancora vedere con piacere. Ottanta minuti circa di risatine leggere, emozioni facili facili e con una trama sentimentale blanda, costruita interamente sui pregiudizi dell'epoca in materia di estrazione sociale. Il paradosso di partenza è il seguente: può un nobile in miseria accettare il matrimonio con la figlia di una ricca commerciante? A ben guardare lo status socioeconomico privilegiato è quello della seconda, eppure lo snobismo ottocentesco del primo stenta a crollare. Se la sceneggiatura di Ivo Perilli e Aldo De Benedetti non offre molto di più di ciò che ci si potrebbe aspettare fin dall'inizio, a valorizzare il lavoro ci pensa comunque il ritmo alto della narrazione, unito alle partecipazioni, nei ruoli centrali, di Armando Falconi, Dina Galli, Giuseppe Porelli, Roberta Mari, Angelo Gandolfi e Nando Tamberlani. Mario Mattoli, dietro la macchina da presa, ha esordito da non molti anni ma è già una garanzia. 4,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta