Regia di Pål Øie vedi scheda film
Estremamente bello e convincente, "Villmark" alias "Dark Woods", è una sorpresa piacevole. Quattro coraggiose promesse televisive, seguono il loro produttore per un reality show in mezzo ai fitti e tristi boschi norvegesi: al loro ritorno saranno accolti come star, e ci sarà successo per tutti. Andrebbe tutto bene se non si fosse ritrovato il cadavere di una ragazza morta nelle fredde acque di un lago. In più la continua sensazione di una presenza misteriosa, getta il semplice gioco "dal vivo" in un incubo "dal vero".
La regia è formidabile, perchè utilizza un già ottimo lavoro di sceneggiatura ed una fotografia magnetica, di una luce rarissima e affascinante, per confezionare un prodotto che supera i tradizionali confini dell'horror slasher a situazione chiusa, senza però invadere il surreale alla "The Ring". E' un film sicuramente di atmosfera che però ha nei suoi eventi il punto centrale, le spinte motrici. In più i personaggi sono ben disegnati e hanno la loro valenza all'interno della storia. Niente è banale o prevedibile in questa pellicola di Pal Oie. La prevedibilità, che si può trovare in chiunque ormai, è resa con certe suggestioni introvabili in parecchie altre pellicole. E comunque il film non cade mai, appunto, nel prevedibile, anzi è un'enciclopedia di situazioni e idee originali per mandare avanti un film horror che strizza l'occhio allo psycho-movie di matrice slasher (pur non essendolo!). Per esempio, le apparizioni-non-apparizioni di questa presennza misteriosa, sono efficacissime, e si vede che il regista ha una mano per nulla ancora viziata dalle regole del sistema. E quando finalmente vedremo "dal vero" questa presenza, ci apparirà inquietante e da brivido, come molte maschere dell'horror di oggi non sanno più fare. Purtroppo non ci sono le basi per il sequel, speriamo solo che il regista non perda idee e stile.
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