Regia di Steve Grasse vedi scheda film
Il Papa scende all’inferno per combattere Satana, che spara laser dal suo megafallo. Nel frattempo le bikini bandits – gruppetto di agguerrite playmates seminude – semina il panico sulla Terra.
Un nano, un ritardato, Maynard Keenan (leader dei Tool e degli Aperfectcircle), Dee Dee Ramone (dei Ramones, che scrive e canta anche la canzone dei titoli di testa), Jello Biafra (Dead Kennedys), Corey Feldman e un mucchio di gnugne seminude; armi, macchine rombanti, megafalli di plastica, battutine da caserma, umorismo sulle funzioni corporali e scenette sexy a ripetizione: qualsiasi maschio adolescente adorerà questo film. Ma oltre ai 14 anni, indicativamente, di età sarà difficile provare qualcosa di diverso dal disgusto o semplicemente dalla noia, alla visione di questo film. Un concentrato di sessismo machista e comicità infantile adeguatamente frullato con un montaggio da videoclip musicale, privo di una vera e propria trama, distribuito in formato homevideo e immediatamente giunto alla mitologia underground, ma altrettanto rapidamente dimenticato – a dimostrazione della scarsa consistenza del prodotto: ecco tutto. Se l’idea di partenza, così pare, del regista e sceneggiatore Steve Grasse (copione in collaborazione con Petere Grasse, Shymala Joshi e Sonia Kurtz) era quella di scimmiottare e attualizzare i fasti del cinema di Russ Meyer o, si può aggiungere, di convertire al machismo repubblicano gli stereotipi del cinema di John Waters, bene: il risultato è decisamente scadente e le ambizioni sono senz’altro fallite. 2/10.
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