Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Che la commedia sentimentale non sia nelle corde di Kevin Smith è cosa nota a tutti, tranne forse a lui stesso: graffiante o demenziale, autore di lavori ironici o destinati al grande pubblico, certo il suo stile non si adatta facilmente allo stucchevole ed all'hollywoodiano-lacrimogeno. Eppure, complice probabilmente la volontà dignitosissima di voler dedicare un film alla scomparsa del padre, Smith si getta in questo Jersey girl con tutta la sua buona volontà, dimostrando di non essere affatto tagliato per questo tipo di lavoro: la trama è pasticciatissima, piena di falle e di banalità, i protagonisti, ultrafamosi ed affermate star, non sembrano i migliori per le parti che interpretano e infine nei dialoghi vive una retorica che male si ingoia. Non è un brutto film se si è dei sentimentali ad oltranza che cercano la lacrimuccia facile ed il lieto fine che mandi a nanna col sorriso. Per gli altri, evitare.
Giovane manager diventa padre di una bambina, ma nel parto la madre muore. Lui rimane solo con la figlia e si trasferisce presso il vecchio padre, in New Jersey, lontano dai clamori e dal vecchio lavoro: ora è costretto a fare l'operaio stradale. L'amore per una nuova ragazza, sette anni dopo, gli farà risalire la china.
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