Regia di Chris Kentis vedi scheda film
Lo confesso: mi sarebbe piaciuto buttarla sul ridere e ironizzare sul fatto che "Open Water" è talmente noioso che, inevitabilmente, ad un certo punto si finisce per tifare per gli squali, le meduse, i barracuda o qualsiasi diavolo di bestia che potesse porre rapidamente fine al martirio dei protagonisti (ma anche e soprattutto degli spettatori). Mi sarebbe piaciuto, ma l'aver letto da qualche parte che il film di Chris Kentis sarebbe (sia pur vagamente) ispirato ad una storia vera, ha di molto smussato il mio cinismo e stemperato le mie velleità sarcastiche. Immutata resta, invece, la mia stroncatura di un filmetto che, sulla falsariga del fintissimo realismo della strega di Blair, imbastisce un lungometraggio con quattro soldi attorno ad una ideuzza-canovaccio e tentando di terrorizzare (ma riuscendo al massimo a procurare un pizzico di angoscia) senza mai mostrare l'orrore, ma lasciandolo intuire, letteralmente, sotto il pelo dell'acqua. "Open Water", in realtà, non è nemmeno un vero e proprio film, è semplicemente un gioco furbetto ed inconsistente che lascia annoiati e, soprattutto, perplessi di fronte alla constatazione che questo genere di progetto a basso costo, girato con due attori e quasi nell'unità di tempo e spazio, ha evidentemente attecchito, dal momento che negli utlimi tempi, da "Buried" a "127 Ore", passando per "Frozen", è tutto un fiorire di questo genere di pellicole. Boh... probabilmente il limite è tutto mio, ma roba di questo genere non riesco proprio a considerarla cinema: voto parecchio mediocre.
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