Barry Detweiler, un produttore hollywoodiano, si reca a Corfù alla ricerca dell'anziana star Fedora, di cui fu occasionale amante. La vuole convincere a partecipare a un film, dopo tanti anni. Tra mille difficoltà incontra una donna ancor giovane, che dice di essere Fedora sottopostasi a un intervento di chirurgia estetica. Ma un suicidio rivela a Barry la patetica verità. Siamo ancora dalle parti di Viale del tramonto: c'è la crudeltà del mondo del cinema, c'è William Holden... Gli anni sono passati e la cattiveria di Wilder forse non colpisce più con la rapidità e la ferocia di un tempo, ma la storia è comunque bella, malinconica e crudele.
Voto 6. Ancora dalle parti di “viale del tramonto”… i toni sono cupi, e la storia tiene bene nella prima metà ma la spiegazione della seconda vita della diva Fedora è lasca e troppo inverosimile. Macabro. [01.01.2008]
Pellicola molto simile a Viale del Tramonto ma qui l’amarezza non è addolcita da quella ventata di ironia che aleggiava a sprazzi nel film con la Swanson. Crudo, diretto, un altro capolavoro per Wilder.
“Non si inganna la natura senza pagarne lo scotto”. A quanto sembra, la celebre attrice Fedora (Marthe Keller) è riuscita davvero ad ingannare la natura, fermando il tempo e rimanendo incredibilmente bella nonostante i suoi 67 anni. Dopo il suo ritiro dal mondo del cinema, la diva è andata a vivere a Corfù in Grecia, dove ha diradato anche le sue apparizioni in… leggi tutto
Trent’anni non trascorrono invano e pesano su un film che parla proprio dell’incomunicabilità che si instaura tra una donna che non sa invecchiare,perché non può,e l’umano trascorrere del tempo.
Quello che resta,dopo aver visto Fedora(una donna che concepisce sé stessa come un fantasma eterno cui la grande menzogna che sta dietro potrebbe consentire di vivere),è una tristezza enorme… leggi tutto
Il torpore spirituale del divismo tossico descritto né come dramma né come thriller, bensì come horror. L’orrore di Fedora, simbolo del disfacimento femminile, morta vivente in un mausoleo di vecchi ricordi, vedova nera infettata dal suo stesso veleno. Wilder nell’ennesimo stato di grazia spinge sull’acceleratore del disincanto, mentre Marthe Keller e…
Il cinema è la settima arte ed in america Billy Wilder ne fu il massimo profeta che contribuì ad innalzarla a grandi vette. Siamo nel 1978, il cinema classico è morto da oltre 10 anni ed i film di Wilder non hanno un riscontro positivo al botteghino dai tempi di Irma la Dolce (1963), si potrebbe dire che quindi questo Fedora, ennessimo insuccesso di fila, è da…
Rivisto proprio in questi giorni, dopo aver letto le recensioni di alcuni stimati colleghi del sito... Penultimo film di Billy Wilder che riprende molte suggestioni da "Viale del tramonto": dal ritratto impietoso del mondo del cinema moderno alla smania di sconfiggere l'invecchiamento, dalla voce off in stile Noir al vampirismo psicologico verso una persona più giovane. Per quanto…
“Non si inganna la natura senza pagarne lo scotto”. A quanto sembra, la celebre attrice Fedora (Marthe Keller) è riuscita davvero ad ingannare la natura, fermando il tempo e rimanendo incredibilmente bella nonostante i suoi 67 anni. Dopo il suo ritiro dal mondo del cinema, la diva è andata a vivere a Corfù in Grecia, dove ha diradato anche le sue apparizioni in…
Billy Wilder sfida Billy Wilder. Il tentativo di recuperare il successo di "Viale Del Tramonto" è evidente, ma il risultato è piuttosto discutibile. William Holden risente parecchio dei suoi 60 anni e Marthe Keller per quanto brava non è paragonabile a Gloria Swanson. La critica al sistema hollywoodiano è tema tanto caro a Wilder, ma questa volta ho l'impressione che il regista non riesca a…
Ci sono film che parlano d'amore, altri che fanno lacrimare il cuore, alcuni mettono di buon umore altri ancora dopo averli visti suscitano il rancore ma cosa c'è di più spontaneo in un film nel parlare di come si fa…
La madre . Anzi, la Madre. La vera creatrice . Colei che custodisce e protegge, fin dal principio. Non è detto che debba per forza essere una madre biologica. Affatto: si è madri nell'Amore , non semplicemente nel…
A ognuno il proprio tramonto. Anche senza Swanson, e 28 anni dopo.
La donna del titolo potrebbe essere reclusa o pazza. Scopriremo che è soltanto stata sostituita; e si fingerà la morte pur di sfuggire alla realtà, sancendo la finzione della vita dopo aver vissuto la finzione del lavoro di attrice.
Non è vita quando si assume l’identità di…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
In effetti, anche solo per onestà verso sè stesso, Wilder avrebbe potuto intitolare Fedora (titolo originale non modificato dai traduttori italiani), piuttosto, Viale del tramonto 2. Perchè, seppure non si tratti di un sequel del gioiello girato quasi trent'anni prima, in profondità Fedora ha legami inequivocabili con il precedente lavoro che mostrano una…
Non ci sono il brio e la sfrontatezza degli anni d'oro di Wilder in questo film, bensì una calma e una solidissima determinazione nel portare fino in fondo il suo racconto. Quella calma e sicurezza frutto della maturità, del conoscere a menadito se stessi e i propri mezzi. Sappiamo subito che Fedora è morta e che era stata una grande diva del cinema. Così…
Wilder ,ritornato in Europa,ricomincia a raccontare Hollywood ,la fabbrica delle illusioni.E lo fa col tono autunnale di chi è consapevole di essere arrivato alla fine di un percorso.Fedora ha un cordone ombelicale che porta diritti all'immortale Viale del tramonto,di circa 30 anni prima.E se già lì era ben evidente il tono funereo,qua il tutto è amplificato nelle…
Cerchiamo di capire subito chi è Fedora. Fedora è stata la più grande attrice del suo tempo, nonostante le sia stato sempre negato l’Oscar, ma d’improvviso scomparve dalla circolazione. Come la Garbo (trasversalmente citata nel film d’immaginazione Vacanze a Taormina – la meta siciliana era un luogo d’elezione nelle vacanze della Divina), si…
La vera contestualizzazione di Fedora (la diva, e il film) l'ha data il team di enrico ghezzi, inserendola nel titolo profetico e fossilizzante di "Dive nel paese dei b(a)locchi", contrapponendola ad un'altra deforme creatura di Billy Wilder, quel Sunset Boulevard che è ormai divenuto baluardo nazionalpopolare e di cui si nutrono famelici protogiornalisti da rivista glamour quando…
Dall’autodeterminazione onanista di Norma Desmond – donna viva, circondata da cadaveri – che il mondo vuole eclissare, all’ossessione demiurgica, prometeica di Fedora – attrice morta, circondata da viventi – a cui il mondo non vuole rinunciare. Complemento a Viale del Tramonto (ne presuppone la visione), è un’elaborazione critica sul cinema cui la…
Una Marthe Keller diva e divina in un interpretazione memorabile per la quale doveva essere premiata con un Oscar vero come avviene in una significativa scena del film con Harry Fonda.
Ghezzi lo ha definito un capolavoro di chirurgia plastica del cinema e mai definizione fu più appropriata, cito solo una scena…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
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Commenti (4) vedi tutti
Voto 6. Ancora dalle parti di “viale del tramonto”… i toni sono cupi, e la storia tiene bene nella prima metà ma la spiegazione della seconda vita della diva Fedora è lasca e troppo inverosimile. Macabro. [01.01.2008]
commento di PPFilm dai risvolti spiazzanti che toglie ogni illusione sul mito del divismo. Wilder piu' lucido e cinico che mai.
commento di Utente rimosso (buzzin´ fly)Voto 7/8 Complesso
commento di luca826Pellicola molto simile a Viale del Tramonto ma qui l’amarezza non è addolcita da quella ventata di ironia che aleggiava a sprazzi nel film con la Swanson. Crudo, diretto, un altro capolavoro per Wilder.
commento di sonicyouth