Regia di Malcolm St. Clair vedi scheda film
Questo film dimostra che, purtroppo, i tempi d'oro per Stanlio e Ollio erano finiti. E non solo per loro: questi sono gli anni della decadenza anche per Buster Keaton, Harold Lloyd e i fratelli Marx, mentre perfino Chaplin, dopo Il grande dittatore, dovrà attendere un paio d'anni dopo la fine della guerra per poter realizzare un altro film. Per Laurel & Hardy la fine comincia con il divorzio dal regista/produttore Hal Roach e con il passaggio alle majors hollywoodiane, in questo caso la Fox. I due grandissimi comici non hanno più con sé i collaboratori di un tempo, vuoi per ragioni anagrafiche vuoi per motivazioni contrattuali. Soltanto per fare un esempio, manca l'iroso antagonista James Finlayson che aveva funzionato spesso da spalla ideale per la coppia. Dalla produzione, Laurel & Hardy sono trattati alla stregua di due qualsiasi comiconzoli, quali i Gianni e Pinotto che allora cominciavano ad andare per la maggiore. La storia, infatti, è poco congeniale ai Nostri, prevede un paio di noiosi intermezzi canori di Vivian Blaine e concede loro pochissime opportunità di esprimere la loro comicità (non si riesce ad entusiasmarsi neppure quando Stan si traveste da donna, cosa che peraltro aveva già fatto, meglio, in precedenti occasioni).
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