Regia di Luciano Salce vedi scheda film
TORINO FILM FESTIVAL 38 – BACK TO LIFE
In un 1944 ormai avanzato e caratterizzato dalla avanzata degli americani ormai quasi alle porte di Roma, un fervente graduato della milizia fascista, tal Primo Arcovazzi, da sempre esaltato sostenitore del duce, viene scelto per riportare a Roma un colto e stimato professore, Erminio Bonafé, da sempre fiero oppositore del regime.
Su un sidecar sgangherato, i due inizieranno il loro viaggio, funestato da incontri di ogni tipo, e tutti forieri di apportare alla scomoda ed inverosimile coppia di antagonisti, tutta una serie di difficoltà che li vedrà costretti, ognuno suo malgrado, a collaborare con il suo compagno di viaggio, per risolvere un problema più grave od impellente.
Alla fine i due, ognuno a suo modo furbetto ed opportunista, a partire dal buon e colto professore, che tuttavia non si esime dal sfruttare la propria cultura e scaltrezza per uscire da situazioni di pericolo altrimenti senza uscita, troverà il modo per riconoscere il ruolo del suo avversario, trovando, ognuno a suo modo, l'occasione per provare rispetto reciproco, che consente ad entrambi, ognuno fiero della propria posizione, di riuscire a portare in salvo la vita.
Da un soggetto della coppia Castellano e Pipolo, decisamente più ispirati che nelle commediole leggere ma di estremo successo dei successivi anni '80, Il federale rappresenta uno dei punti forte, se non il migliore in assoluto, della cinematografia di Luciano Salce, anche co-autore della sceneggiatura assieme ai due già citati.
Oltre alla valida scrittura, che perette di sviscerare molto bene le singole sfaccettature dei due antagonisti, il film risulta godibile anche in virtù degli azzeccati interpreti, uno straordinario Ugo Tognazzi, faccia da schiaffi da re degli indolenti e dei poco informati, ottuso e credulone, fanatico ed ignorante, ma di certo più coerente e temerario di molti suoi colleghi e commilitoni vigliacchi ed opportunisti a secnda delle circostanze.
Nel ruolo dello scaltro professore antifascista e gentiluomo, l'attore francese George Wilson appare perfetto a fare da contraltare, e anche un po' da spalla, all'egregio nostro mattatore già citato.
Nel cast anche una serie di comprimari di lucco, come Gianni Agus, Renzo Palmer, Gianrico Tedeschi, e sopratutto una ancora poco più che adolescente Stefania Sandrelli, ladruncola ed ammaliatrice che sfrutta la propria già smaliziata esperienza per far fronte alle difficltà della situazione.
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