Regia di Uwe Boll vedi scheda film
Chiudiamo la settimana (?) con qualcosa di negativo... ma negativo tanto!
Mezzi e (non poco) denaro sprecati vergognosamente: va bene, son soldi di Boll, ma poteva usarli, e meglio, per finanziare qualche regista esordiente (possibilmente di talento) invece che buttarli all'aria soltanto per soddisfare il proprio ego.
Infatti l'ex-pugile teutonico ci 'regala' una trashata talmente scadente da risultare insoddisfacente anche come trash: le cazzate mostrate sono numerose, ma non si fanno ricordare per nulla e non divertono nemmeno, e ciò contribuisce drasticamente ad aumentare l'incazzatura per uno spreco di tempo di tal genere.
Sul lato non-stilistico possiamo soltanto stendere un velo pietoso. Il montaggio è orribile anche per gli standard di un individuo inesperto: oltre ai malfamati inserti casuali di screenshot da videogame omonimo (da cui il 'film' è tratto), si possono notare i raccordi 'alla movie maker' scelti senza logica e coerenza apparente (si va dalla classica dissolvenza alle tendine stile "Star Wars"), la prepotenza e l'assoluta mancanza di criterio con cui vengono proposti i rallenty digitali riescono a far rimpiangere "300" (ma, vista la data d'uscita del film di Boll è plausibile pensare che snyder abbia preso ispirazione proprio da questo film), per non parlare delle morti in sitle 'fatality' e delle sequenze ipervelocizzate pro-epilessia. Le scene d'azione sono dirette (e montate) in pieno stile 'alla ca**o di cane': capire chi colpisce cosa è un'impresa talmente ardua da far impallidire i cavalieri del sacro graal! La fotografia è assente tanto nell'uso delle luci (le fiction rai al confronto sembrano esempi di Espressionismo) quanto nell'impostazione delle inquadrature (avete presente la tecnica del 'punto la mdp da qualche parte l'importante è che si veda l'azione'?), flaschback rubate a Super Quark, colonna sonora che alterna canzoni tamarre (quelle che odio con tutto il cuore: ora divento paranoico) a musichette basilari (ad un certo punto sembra di sentire il tema della Ghigliottina direttamente dall'Eredità). Il cast, ovviamente (tipico dei film Trash) è a dir poco anonimo e irritante, fatta eccezione per Jurgen Prochnow alias captain Kirk. I dialoghi invece sono tutti vergognosamente banali nel loro tentativo di copiare il citazionismo post-Tarantiniano (esplicitano tutto, cpt. Kirk e Romero compresi) e di catturare la simpati del pubblico: frasi come "You created it all so you could be immortal. Why?""To live forever." hanno dell'incredibile, e dopo l'ennesimo "so not" lo spettatore (o la spettatrice) arriva a coltivare nella propria mente scenari di stragi e torture dal sapore squisitamente barkeriano nei confronti degli odiosi personaggi.
Unico elemento vagamente buono: gli effetti e i trucchi, i quali, seppure non curati Artisticamente, risultano tutto sommato ben fatti, rivelando però la ricchezza del budget (e ciò fa lievitare ulteriormente l'Ira Funesta).
Concludendo, questo "house of the dead" è letteralmente 'na monnezza brutta e pure dimenticabile. Un film trash senza lo spasso insito nel trash, a parte forse quando si vede campeggiare il logo della SEGA (casa di produzione del videogame) durante il rave diurno (ma si sorride soltanto pensando al doppio senso italiano).
Gli va dato atto, però, di non far pesare la sua durata: dopo qualche minuto la mente, probabilmente per auto-difesa, inizia a fregarsene del film per concentrarsi su altri elementi (nel mio caso la birra che stavo bevendo).
Da evitare assolutamente: ripeto, si spreca soltanto tempo prezioso (è molto più utile impiegarlo a fissare il soffitto o a martellarsi le ginocchia) e non si ride nemmeno!
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