Regia di Rob Schmidt vedi scheda film
poraccio ha sbagliato a girare. è in superfretta e deve per forza arrivare prima di sera nel tal posto. e quindi giù a prendere stradine sempre più piccole, sempre più isolate, sterrate e intombate nel bosco... peccato che andare nel bosco da soli, si rischia di incontrare il lupo nero... no vabbè, questo è un altro film e anche bello per di più. no, no, no non ci siamo. invogliato ad andare da aspettative positive lette su di un giornale qualche tempa fa, pensavo vanamente di trovarmi davanti ad un film che almeno qualche spavento. vane speranze. non posso certo accontentarmi di una gamba tagliata col seghetto, e di frigoriferi pieni di resti messi nei barattolini manco fosse conserva, ce ne abbiamo fin sopra i capelli. mi chiedo e mi domando come una fighetta come quelle che vediamo nel film, abbia anche solo lontanamente pensato di prendere in considerazione l'idea di andare a fare pipì nel bagno di quella casa, una volta visto l'ingresso e la sala?... mah!!!!???? si meritano di essere falcidiati, del resto i primi due ragazzi son proprio lì per essere falciati nei primi 20 minuti. via uno e via due. jeremy sisto mi sta sul culo da quando fa il fratello schizzato scassamarroni in six feet under. desmond harrington era ridicolo nell'episodio di TAKEN che lo vedeva protagonista, ma qua non fa neanche schifo. belloccio è belloccio. e la sua figura la fa. sta lì. peccato che non si toglie neanche la camicia. i tre inbreeders come li chiama bocchi sulla recensione di filmtv fanno solo che scompisciare dalle risate. il loro make-up e la casina sembrano un'attrazione di gardaland. non fanno paura! e se non fanno paura che film de paura è? naturalmente i due più belli e più scaltri si salvano. un pò malconci ma porca troia è ben poca cosa in confronto alle aspettative di finire nello stomaco dei tre fratellini nati da chissà quali e quanti incroci incestuosi. sulle prime credevo che finisse come GEEK, e poi invece dopo l'ennesima fregatura, si confida nel prossimo tentativo. divertente, quando i due sopravvissuti si fermano al distributore per portare via con sè la cartina stradale che indica la stradina nei boschi per cadere giusto giusto nelle mani dei matti. una domanda?... ma come cazzo si fa a perdere le tracce di così tanti turisti nel perimetro di quei boschi e non riuscire a scoprire che fine fanno?... gli sceriffi sono veramente dei rednecks all'ennesima potenza ed è per questo che meritano di morire.
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